Collezione dei dipinti dal XII al XVI secolo dei Civici Musei d'Arte e Storia di Brescia

Definizione: collezione

Tipologia: artistico

Datazione: post 1100 - ante 1599

Istituto di conservazione: Civici Musei d'Arte e Storia, Brescia (BS)

Consistenza

La raccolta dei dipinti comprende tele, tavole e affreschi staccati, databili dal XII al XVI secolo, provenienti da edifici sacri, pubblici e privati della città e del territorio, nonché da cospicue collezioni private, donate soprattutto nel corso dell'Ottocento, e in misura minore da acquisti.
Il patrimonio presenta caratteri compositi. Per i secoli XII-XV risulta composto per la gran parte da affreschi provenienti da edifici bresciani, nella maggior parte non più esistenti. Fanno eccezione quattro tavolette con figure di santi di Paolo Veneziano e una tavola con S. Giorgio e il drago. Un nucleo fondamentale è costituito dalle opere, anche di grandi dimensioni, dei protagonisti della pittura bresciana del Rinascimento: Vincenzo Foppa, Alessandro Bonvicino detto il Moretto, Gerolamo Romani e Girolamo Savoldo. La produzione di questi maestri è attestata da numerose pale d'altare, eseguite per le chiese della città e dalla provincia, nonché da quadri di cavalletto. La pittura del Sei e del Settecento, il cui nucleo si è formato in gran parte per via collezionistica, offre un panorama più variegato e una più ampia apertura geografica, pur avendo nelle opere prodotte in e per Brescia la sua parte più cospicua.
A tale patrimonio si aggiungono capolavori di Raffaello Sanzio (Il Cristo benedicente e l'Angelo), Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni, Luca Giordano e Giacomo Ceruti.

Notizie storico critiche

Il primo nucleo della Pinacoteca si costituisce con il legato di Paolo Tosio, che nel 1844 lascia alla Città il proprio palazzo e le collezioni in esso contenute, tra le quali, principale per fama e importanza, quella dei dipinti antichi e moderni. Nel tempo al patrimonio della quadreria Tosio si aggiungono opere pertinenti ad altri legati e, affreschi e dipinti di grande dimensione di proprietà civica, nonché alcune pale provenienti dalle principali chiese cittadine. Nel tempo, le opere dei secoli XIX e XX vengono scorporate dal patrimonio di pertinenza della Pinacoteca e, unite alle sculture, costituiscono oggi la raccolta di Arte Moderna e Contemporanea, attualmente non esposta.