Raccolte d'arte della Casa Museo Pietro Malossi
Definizione: raccolta
Tipologia: artistico
Datazione: post 1400 - ante 2013
Istituto di conservazione: Sistema Museale di Valle Trompia, ()
Consistenza
Le inclinazioni e la passione collezionistica di Pietro Malossi sono ben rappresentate nella varietà e nel valore artistico degli oggetti oggi solo in parte esposti nella Casa Museo, dove oltre ad armi antiche, sculture in avorio, monete e testimonianze di diversi settori del lavoro artigianale, trovano posto alcuni dipinti che, insieme alle oltre 6000 stampa tra xilografie, litografie e calcografie, costituiscono un nucleo di primaria importanza. Degne di nota sono le vedute romane di Giovanni Battista Piranesi, alle quali si affianca l'importante raccolta di disegni autografi di pittori dell'Ottocento italiano e la ricca collezione di 500 dipinti di ambito bresciano; numerosi sono anche i ritratti di provenienza lombarda tra il Seicento al Novecento. Una raccolta altrettanto varia e preziosa è quella delle 1600 monete italiane e straniere, alcune risalenti all'epoca greca, come pure di placchette e medaglie. Tra le armi bianche e da fuoco, circa un centinaio di provenienza soprattutto inglese e francese, vi sono pezzi firmati dall'armaiolo gardonese Lazaro Cominazzo (1580-1641). Sono circa 300 i libri del fondo antico e 200 le pergamene dal XIV al XVI secolo che documentano il passaggio della Bassa bresciana alla Repubblica di Venezia. Non va infine dimenticato l'archivio di documenti, quaderni, videoregistrazioni e fotografie composto da Malossi per garantirsi nell'ultimo periodo di vita un inventario della collezione.
Una sala della sede museale è riservata alla figura e al percorso professionale e artistico di Francesco Medici, maestro incisore e scultore nato a Ome nel 1924, che nei primi anni Cinquanta, affascinato dagli oggetti esposti nella vetrina del negozio bresciano di Malossi, entra in contatto con l'antiquario bresciano. La sala Medici è un'esposizione antologica della sua attività, lungo la quale viene dato particolarmente risalto alla medaglistica.
L'ultima sezione della Casa Museo, riservata alle tecniche di stampa, occupa la sala in cui fa bella mostra il torchio di produzione tedesca di fine Ottocento donato da Medici alla Fondazione Malossi tuttora funzionante.
Notizie storico critiche
L'ampio repertorio di oltre 12.000 pezzi che costituisce la Collezione Malossi, ricostruisce le inclinazioni e il gusto dell'antiquario bresciano, dal dopoguerra ospite assiduo di Ome, dove trascorre ogni estate nella propria casa di via Scorine. Nato a Brescia nel 1903, Malossi trascorre lunghi periodi della sua giovinezza tra Roma e Parigi realizzando placche e tavolette eseguite sui modelli esposti al Louvre. Tornato a Brescia nel 1932 si dedica principalmente all'antiquariato di mobili, dipinti, porcellane, avori cinesi e libri. Non abbandona tuttavia la sua antica passione per la realizzazione di piatti, formelle e cofanetti, molti dei quali acquistati da famiglie bresciane e di altre città, e alcuni tuttora conservati presso il Vittoriale di Gardone Riviera. Numerose opere risultano inoltre quelle donate da Malossi a celebri personaggi del suo tempo dai quali ottenne riconoscimenti che conservò per tutta la vita. Tra gli autografi collezionati in questo modo spiccano la firma autografa di Marie Curie e quella di D'Annunzio, che nel 1929 gli dedicava una sua fotografia sulla quale si legge "A Pietro Malossi domatore di metalli, artefice duro e squisito". Malossi scompare nel 2000.