Collezione paramenti sacri e arredi liturigici Museo Diocesano d'Arte Sacra
Definizione: collezione
Tipologia: artistico
Datazione: ca. 1380 - post 1900
Istituto di conservazione: Museo Diocesano d'Arte Sacra, ()
Consistenza
Le suppellettili che si possono suddividere in paramenti sacri e arredi liturigici sono custoditi nella cappella maggiore, in cui spicca un'urna a reliquiario del 1895 in metallo fuso e cesellato, argentato e dorato realizzato nel 1895 dal cesellatore G. Lomazzi di Milano su disegno dell'architetto E. Pirovano, evidenziando la ripresa del gusto gotico elaborato in chiave ottocentesca, come mostrano le guglie e i pinnacoli che lo decorano. Pregevoli sono anche i calici ottocenteschi e una preziosa legatura di messale romano del 1853 in velluto porpora e metallo argentato e dorato. L'oggetto più importante risulta essere la croce astile in lamina d'argento del 1519 e realizzata da Bassiano Vegio per la cattedrale di Lodi. Per quanto riguarda gli arredi liturgici, la cappella conserva una serie di paliotti ricamati che si scalano fra il Settecento e l'Ottocento, spesso realizzati con fili preziosi come argento e oro oltre alle sete policrome. Sempre ottocentesco è il faldistorio posto prima del baldacchino ligneo caratterizzato dai quattro simboli degli Evangelisti nella parte superiore e al centro dallo stemma di Mons. Benaglio. Infine, sopratutto perchè legata all'iconografia di San Bassiano, patrono della città, si ricorda la Pace con San Bassiano, in metallo argentato, che veniva utilizzata dai fedeli durante lo scambio della "pace" anzichè la più recente stretta di mano, con il santo accompagnato dalla cerva e dai suoi piccoli, che l'agiografia dello stesso ricorda essre stati salvati dal cacciatore. Un altro faldistorio compare nella Sala III, più semplice rispetto a quello della cappella, caratterizzato da quel movimento leggero e sinuoso tipico degli arredi rococò. Nella Sala IV, cioè la sala del tesoro donato dal vescovo Carlo Pallavicino nel 1495 alla cattedrale di Lodi, vi sono due oggetti straordinari: il Tabernacolo e il Baldacchino, capolavori di arte suntuaria lombarda. Nella vetrina il piccolo manoscritto col l'atto di donazione del tesoro e la bolla in pergamena della fondazione dell'Ospedale maggiore di Lodi.
Notizie storico critiche
La collezione del Museo Diocesano d'Arte Sacra è ospitata all'interno delle sale che costituiscono un'ala del palazzo vescovile. Le suppelletili qui conservate provengono per la maggior parte dalla cattedrale, dal vescovado e da varie parrocchie del lodigiano, e sono posti in questo luogo per ragioni di tutela o di precario stato di conservazione. Non è possibile individuare un nucleo collezionistico nè stabilire quali siano stati i criteri espositivi o di scelta delle opere, qui esposte a partire dal 1980, quando il museo venne inaugurato e aperto al pubblico.