Museo Civico della Calzatura Pietro Bertolini
Definizione: collezione
Tipologia: artistico
Istituto di conservazione: Pinacoteca Civica "Casimiro Ottone", Vigevano (PV)
Consistenza
Nel Museo sono esposte molte calzature prodotte a Vigevano per la prima volta e che sono servite da modelli per tutto il mondo, come le sovrascarpe in gomma e le scarpe da ginnastica degli anni Trenta, o ancora le calzature con tacco a spillo degli anni '50. La scarpa è vista anche come fenomeno storico, etnico e di costume, grazie alla narrazione espositiva articolata in sezioni. Si inizia con 'La Stanza della Duchessa': la sala multimediale è dedicata alla figura di Beatrice d'Este, moglie di Ludovico il Moro, a cui si ritiene sia appartenuta la pianella con alta zeppa di legno ricoperta di pelle, tipica calzatura in uso presso le corti europee nel Quattrocento, gioiello della raccolta, che apre la successiva sezione Storica con le raffinate pantofole veneziane del Settecento e le scarpine da ballo dell'Ottocento. La sezione Etnica conserva calzature di uso quotidiano e modelli rituali provenienti da luoghi ed etnie lontane, mentre le ultime vetrine costituiscono la Wunderkammer che propone modelli curiosi, calzature estrose create non per essere indossate ma come divertissement o provocazione. Quindi calzature appartenute a personaggi illustri quali Papa Pio XI e Marilyn Monroe con le sue celebri décolleté a tacco 11 cm.
La sezione dedicata a "Stile e design" espone modelli dei più famosi stilisti (da Christian Dior a Manolo Blahnik, Gucci, Chanel, Jimmy Choo, René Caovilla Caovilla e molti altri) costituisce la parte più innovativa e internazionale del Museo
Notizie storico critiche
Il Museo è la prima istituzione pubblica in Italia, dedicata alla storia ed alla evoluzione della scarpa, è intitolata, in segno di riconoscenza, a Pietro Bertolini, uno tra i principali imprenditori calzaturieri di Vigevano e fondatore della Ursus Gomma, che dagli anni Trenta dello scorso secolo raccoglie calzature storiche, documenti, cimeli, oggetti di vario genere legati al mondo della calzatura, costituendo un vero e proprio museo privato dedicato alla scarpa.
Nel 1948, Bertolini, analogamente allo storico locale Luigi Barni fondatore del Museo Civico di Vigevano, propone al Comune di accettare tutta la sua collezione in cambio della promessa di istituire un museo pubblico dedicato alla calzatura. Idea che si concretizzerà solo nel 1958, dopo la morte dell'industriale, grazie alla donazione dei figli. Originariamente ubicato al piano terreno dell'ottocentesco palazzo Crespi, anche se per molti anni esiste solo sulla carta e le collezioni aperte al pubblico solo in occasioni particolari, la raccolta sarà ufficialmente inaugurata come Museo Civico, comprendente anche la Pinacoteca, il 28 settembre 1978.
Nel 2003 viene trasferito in una nuova e più consona sede nel Castello Visconteo Sforzesco, al primo piano delle Scuderie Ducali con le sale in condivisione con la Pinacoteca Civica e nel 2009 trasferito in spazi autonomi sopra la seconda scuderia del castello e inaugurato alla presenza dello stilista Manolo Blahnik.