Collezione del Museo degli Strumenti Musicali
Definizione: collezione
Tipologia: istituzionale
Datazione: post 1957
Istituto di conservazione: Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco, ()
Consistenza
Il Museo degli Strumenti Musicali comprende oltre novecento pezzi. L'ipmportante collezione è costituita da strumenti ad arco, a pizzico, a fiato, a tastiera, dal secolo XVI alla seconda metà del Novecento. Tra i pezzi storicamente più rilevanti si segnalano: un doppio virginale dei primi del XVII secolo realizzato da un membro della famiglia Ruckers, i più rinomati costruttori di strumenti a tastiera di Anversa; la viola Grancino del 1662, uno dei rari strumenti ad arco di età barocca che conserva il manico originale; la chitarra Mango Longo del 1624, con decorazioni di raffinata esecuzione; lo splendido oboe in avorio di Anciuti del 1722 in perfetto stato di conservazione; due corni viennesi del 1712 che costituiscono la più antica coppia di corni da orchestra conservati al mondo.
Notizie storico critiche
Il Museo degli Strumenti Musicali nasce nel 1957, quando il Comune di Milano formalizza l'acquisto di duecentosettanta oggetti della collezione di Natale Gallini (1891-1953). Fin dai primi del Novecento il maestro cremasco colleziona strumenti musicali generalemente collegati alle manifatture lombarde. All'acquisizione Gallini si aggiungono altri nuclei in possesso dell'Amministrazione Comunale. La Raccolta viene allestita in un primo tempo a Palazzo Morando, in via Sant'Andrea, sede dal 1959, del Museo di Milano. L'acquisto di altri centocinquanta pezzi della collezzione Gallini nel 1961, e la conseguente esigenza di nuovi spazi espositivi portano al trasferimento della Collezione nel Castello Sforzesco. Il Castello, con la Cappella Ducale edificata nel 1473, pare la sede più adatta ad ospitare una raccolta tra le più importanti d'Italia. Nel 1997 viene pubblicato il catalogo scientifico della collezione degli strumenti pertinenti all'orchestra occidentale e, nel 2000, vengono donati dalla Fondazione De Musica circa 80 strumenti raccolti e fabbricati dalla famiglia di liutai milanesi Monzino, tra il XVII e il XX secolo. Nel 2008 la RAI ha concede in deposito ventennale le apparecchiature dello studio di fonologia, sulle quali negli anni Cinquanta è nata la musica elettronica.