Collezione Losa
Definizione: collezione
Tipologia: amatoriale
Datazione: post 1600 - ante 1899
Istituto di conservazione: Museo della Farmacopea, Ostiglia (MN)
Consistenza
La collezione raccolta dal farmacista Losa è composta da 559 beni classificabili in quattro partizioni determinate dalla tipologia di appartenenza degli oggetti: 134 vasi da farmacia, 25 contenitori di materiale apotecario in legno curvato, 200 confezioni industriali di medicinali, 200 bottiglie in vetro e strumenti vari. La connotazione morfologica e funzionale dei 136 contenitori apotecari ha guidato l'individuazione di ulteriori quattro partizioni: 46 albarelli, 5 pillolieri, 38 brocche, 45 vasi (di cui 13 in vetro opalino). Infine si segnala la presenza di un archivio di informazione e pubblicità farmaceutica, riviste e ricettari.
Notizie storico critiche
Il Museo della Farmacopea espone la collezione Losa, acquistata dalla Regione Lombardia nel 2002 e in deposito presso il Comune di Ostiglia grazie ad un Accordo di Programma. A partire dal secondo dopoguerra il farmacista bergamasco Losa, spinto da un interesse personale per i vasi da farmacia, raccolse sul mercato antiquario il materiale esposto nel 2008. L'allestimento si sviluppa nelle sale del primo piano del Palazzo del Municipio. Nel primo ambiente (vetrine A-E) sono collocati i pezzi più antichi: orcioli e anse risalenti ai secc. XVI, XVII/XVIII. I contenitori apotecari visibili nella seconda sala (vetrineG-N) sono albarelli, pillolieri,vasetti e bottiglie la cui produzione va dal XVII alla prima metà del XIX secolo. Il corridoio di collegamento ospita attrezzature apotecarie, scaole e vasetti, oltre ad alcune pubblicazioni farmaceutiche.
Come si evince dalla breve descrizione del percorso espositivo, il materiale raccolto è eterogeneo per quanto riguarda tipologia d'appartenenza, materia e tecnica d'esecuzione, connotazione morfologica e funzionale, nonchè datazione: vasi, bottiglie e strumenti, confezioni industriali, un archivio cartaceo informativo e promozionale. La sezione di maggior pregio storico-artistico è costituita dalla raccolta di antichi vasi apotecari: maioliche e porcellane decorate. Tra i motivi ornamentali si segnalano: la bicromia bianco-turchina, il monocromo azzuro della decorazione bipartita in due fasce con ornamenti di fiori e foglie a festone; le baccellature verticali azzurre imitanti con pennellate di colore la forma degli argenti sbalzati settecenteschi [I musei di Ostiglia, depliant, 2008].
Per quanto concerne la realizzazione delle ceramiche, il lavoro di studio e analisi stilistica ha permesso di individuare la manifattura Manardi di Bassano del Grappa (attiva dal 1669 al 1744) e l'area di produzione veneta più in generale [Palvarini Gobio Casali M.,I materiali della collezione Losa, 2002].
Per delineare infine la storia delle scelte collezionistiche, si segnalano i contatti del Losa con l'antiquario Mario Tiraboschi di Bergamo, le acquisizioni dalla collezione Visconti-Venosta di Grosio (Sondrio) e dalla collezione Costanza Terzi di S. Agata (Bergamo), nonché i nuclei omogenei rilevati dalle farmacie Serizzi di S. Biagio Lupatoto, Piazzini di Ponte S.Pietro (Bergamo) e Zadei [Palvarini Gobio Casali M., 2008, Collezione Losa. Percorso espositivo].