Affreschi dello scurolo
ambito lombardo
Descrizione
Identificazione: San Girolamo
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1450 - ante 1499post 1512
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: intonaco / pittura a fresco
Misure: 120 cm (San Girolamo); 300 cm (San Bernardino da Siena tra San Rocco e San Sebastiano); 250 cm (San Paolo tra San Lorenzo e Sant'Antonio abate); 55 cm x 58 cm (Madonna con il Bambino); 62 cm x 50 cm (Utensili di un fabbro); 67 cm x 200 cm (Celebrante con un devoto); 70 cm x 145 cm (Madonna con il Bambino)
Descrizione: All'interno dello scurolo dell'Oratorio dei disciplini (corpo più antico della chiesa), separato dalla navata da un'apertura chiusa da una cancellata in ferro, accanto a una decorazione ottocentesca simulante finte architetture e finti arazzi, sono presenti alcuni affreschi più antichi: una sinopia raffigurante San Girolamo, una lunetta con San Bernardino da Siena tra San Rocco e San Sebastiano e una lunetta con San Paolo tra San Lorenzo e Sant'Antonio abate.
Anche l'intradosso dell'apertura che mette in comunicazione i due distinti vani presenta alcune pitture: una Madonna con il Bambino molto rovinata, gli utensili di un fabbro, un celebrante con un devoto e un'altra Madonna con il Bambino.
Notizie storico-critiche: Gli affreschi all'interno dello scurolo dell'Oratorio dei disciplini e sull'intradosso dell'apertura che mette in comunicazione tale vano con la navata appartengono a mani ed epoche diverse.
Vi sono pitture certamente più antiche, come la sinopia con San Girolamo, l'affresco soggiacente alla lunetta con San Paolo tra San Lorenzo e Sant'Antonio abate e gli affreschi sull'intradosso, che benché certamente eseguiti da aiuti e collaboratori possono essere ritenuti coevi alle Storie della vita di Cristo della navata dell'oratorio. Le due lunette raffiguranti santi, per la presenza della data 1512 impressa nel libro sorretto da San Bernardino da Siena, sono invece certamente risalenti a una campagna decorativa successiva.
Dagli atti della visita apostolica di San Carlo Borromeo nel 1575 si apprende della presenza di un altare dedicato a San Girolamo che "habet iconam veterem in pariete", quasi certamente l'affresco nello scurolo di cui oggi ci resta solo la sinopia. San Carlo ordinerà la rimozione di tale altare, tuttavia nel 1639 esso ancora persisteva se un altro visitatore vescovile in tale data ne ribadiva nuovamente la demolizione.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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