Ritratto di Aiax Agà
Descrizione
Cronologia: ca. 1540 - ante 1552
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 460 mm x 620 mm
Notizie storico-critiche: Il ritratto venne probabilmente tolto dal Museo di Borgovico per essere portato nella casa avita dei Giovio, oggi corrispondente al Museo Archeologico. cfr. Rovelli, 1928, p.157. Qui rimase agli erdi con cognome Giovio fino circa alla metà del xix secolo, quando passò alle figlie di Francesco Giovio, figlio di Giovan Battista.
Aiax può essere probabilmente identificato con il governatore dell'Anatolia che accompagnò Solimano II nella spedizione in Ungheria e che combattè durante l'assedio di Vienna; il titolo Agà si riferisce al grado di generale dei Giannizzeri o soldati di fanteria. Giovio stess può aver visto Aiax: in una lettera del 1541 a Francesco I egli descrive lo schieramento di battaglia delle truppe di Solimano e nomina Aiax uno dei due "bellerbei" (beylerbeye=governatore di una provincia). L'autore del dipinto è probabilmente lo stesso al quale si devono i ritratti di Sinan Cefut e di Khair-eddin Barbarossa, ora al Chicago Art Institute. Cfr. L.Klinger, scheda cilcostilata presso i Musei Civici di Como.
Unica derivazione del dipinto è l'incisione di T.Stimmer, in P.Giovio, Vitae imperatorum, 1577, p.178.
Al Museo degli Uffizi di Firenze e nel Castello di Ambras a Vienna sono conservati due ritratti di Aiax, che non sembrano però derivare da qello Giovio, ma da un'altra versione.
Collezione: Raccolte d'arte della Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/1m050-00001/
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