Ritratto di Muzio Attendolo Sforza
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Descrizione
Cronologia: ca. 1520 - ante 1552
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 480 mm x 620 mm
Notizie storico-critiche: Probabilmente alla fine del xvi sec. il dipinto venne trasferito nella casa detta Casa Grande dei Giovio in Como, oggi corrispondente ai numeri civici 107-109 di Via V.Emanuele. Qui rimase presso gli eredi di Alessandro e Paolo Giovio figli di Ludovico fino al 1843, allorquando l'ultimo erede di questo ramo, Paolo Giovio, la vendette a Pietro Baragiola. Pare inoltre che egli, in quell'occasione, trasportasse i ritratti nella villa Giovio di Camerlata. cfr.L.Rovelli, 1928, p.157.
Questo dipinto potrebbe essere il ritratto ricordato da Giovio in una lettera del settembre 1522 indirizzata a federico Gonzaga (P.Giovio, I.1956, p.100). Secondo quanto riferiscono gli Elogia il quadro di Muzio Atandolo formava un doppio ritratto con Braccio, quest'ultimo ora perduto. Per una trattazione sui ritratti dello Sforza nel XV e XVi secolo vd. L.Klinger, scheda presso i Musei Civici di Como. Di questo dipinto esistono tre coopie: una agli Uffizi, una all'Ambrosiana e una alla Walker Gallery di Liverpool. Del dipinto esistono alcune incisioni: quella di T.Stimmer (P.Giovio, Elogia, 1575, p.120; P.Giovio, Musaei Ioviani, 1577 e in P.Giovio, 1578, p.105) e quella del Capriolo (A.Capriolo, 1596, p.43).
Collezione: Raccolte d'arte della Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/1m050-00032/
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