Sera d'autunno o Valpozzo
Pelizza da Volpedo, Giuseppe
Descrizione
Identificazione: paesaggio autunnale
Autore: Pelizza da Volpedo, Giuseppe (1868-1907), esecutore
Cronologia: post 1903
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 97.5 cm x 71.5 cm (intero)
Descrizione: La tela raffigura un paesaggio di campagna: un sentiero costeggiato da arbusti e rive erbose che copre l'orizzonte collinare e si apre sul cielo del tramonto. Il formato della tela è rettangolare ma la raffigurazione presenta nella parte alta un arco ribassato che denuncia la mancanza della cornice. La tavolozza predilige colori terrosi che contrastano con l'azzurro delle colline sullo sfondo e con il cielo chiaro.
Notizie storico-critiche: Dopo le peregrinazioni a Firenze e Roma, Giuseppe Pellizza da Volpedo decise di completare la sua formazione accademica a Bergamo e di dedicarsi all'osservazione e allo studio dal vero. A partire dai primi anni del XX secolo questo interesse si delclina nella pittura di paesaggio. "Sera d'autunno o Valpozzo" testimonia lo studio attento dell'autore per gli scorci che lo circondano nella sua vita quotidiana. Il pittore raffigura un sentiero che si snoda nel verde e guida lo sguardo dell'osservatore sino al fondo della scena che rimane comunque celato: l'occhio è attratto dalle colline, ma è impedito dalla visione dalla natura. La tavolozza bruna viene schiarita con tocchi di colori caldi solo per evidenziare le forme delle rive e del sentiero, in questo modo l'autore crea un ammirevole effetto di controluce. La presenza umana è azzerata forse nell'intento di rappresentare non solo un particolare paesaggio, ma di ricondurlo a una sfera più universale e simbolica.
La tecnica utilizzata è quella del divisionismo, si osserva come sia stata applicata la prospettiva aerea nelle colline di sfondo.
L'autore mise in vendita l'opera a Milano in occasione dell'Esposizione per l'apertura del valico del Sempione. Il dipinto venne venduto a un ignoto grazie all'intermediazione dello scultore Mario Quadrelli e arrivò ai Musei Civici di Varese nel 1977 per una donazione della signora Jeanne Brambilla, insieme all'olio su tela di Jacobo Bassano (e bottega) raffigurante la "Cacciata dei mercanti dal Tempio" (n. inv. 235). Tra i documenti conservati nell'Archivio dei Musei Civici, nella cartella donazioni si è riscontrato un foglio di carta intestata del notaio Luciano Severini contenente un elenco di opere, tra cui le due effettivamente pervenute al Museo, che la signora Brambilla aveva intenzione di donare come disposizione testamentaria. A tal proposito esiste anche una lettera datata 4 ottobre 1976 indirizzata dall'allora sindaco Mario Ossola alla donatrice in cui si fa esplicito riferimento alla successiva donazione; si ignora tuttavia allo stato attuale come mai i quadri non siano poi arrivati tutti al Museo.
Riconosciuta come opera significativa della produzione dell'artista, questa tela fu esposta alla mostra "Sogni. Visioni tra simbolismo e Liberty", organizzata dalla Fondazione Palazzo Bricherasio, in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria e con il contributo della Regione Piemonte e del Comune di Alessandria, che si svolse a Palazzo Esperia di Alessandria dal novembre 2005 al mese di febbraio 2006. Questa scelta aveva lo scopo di dimostrare come l'opera potesse considerarsi come significativo contributo di notevole intensità nel percorso pittorico tra la fine dell'Ottocento e i primi due decenni del Novecento, ricco di spunti di continuità romantichee sperimentazioni simbolisti e divisionisti. L'opera fu dunque scelta proprio per il contributo che essa fornisce alla pittura divisionista che qui si manifesta pienamente nello rapproto delle aree fortemente ombreggiate, poste in primo piano, e l'intensità sovratono del cielo.
Collezione: Collezione del Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea - Castello di Masnago
Collocazione
Provincia di Varese
Credits
Compilazione: Vanoli, P. (2008)
Aggiornamento: Iorio, Raffaella Maria (2015); Uva, Cristina (2015)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/1o040-00246/
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