Allegoria della decorazione murale
Faini, Umberto
Descrizione
Identificazione: Allegoria della pittura
Autore: Faini, Umberto (1933-), esecutore
Cronologia: post 1994/08/05 - ante 1994/08/09
Tipologia: pertinenze decorative
Materia e tecnica: intonaco / pittura a fresco
Misure: 1550 mm x 1900 mm (intero)
Descrizione: Il dipinto, realizzato con la tecnica dell'affresco e del graffito, decora come una sorta di fregio di grandi dimensioni la sommità superiore di una porta d'ingresso di un'abitazione di Arcumeggia. Sulla sinistra un giovane ragazzo vestito in modo semplice e scalzo è accompagnato da un asino e una capra: si tratta di un giovane muratore, come suggeriscono la cazzuola che regge nella mano destra, il mattone e il contenitore per la malta poggiati a terra e il filo a piombo tenuto nella mano sinistra. Al centro un uomo più anziano, chiaramente un pittore: seduto e ritratto di tre quarti, con la mano destra dipinge su una superficie che pare essere lo stesso muro utilizzato per l'affresco, mentre con l'altra si appoggia a una serie di libri e fogli di schizzi, alcuni dei quali sono adagiati sulle gambe insieme alla tavolozza rettangolare. Altri pennelli e i vasetti dei colori sono poggiati sul pavimento, che coincide con un fregio dalle decorazioni fitomorfe che incornicia parte della porta reale dell'edificio. Il terzo personaggio è una donna bella ed elegante accompagnata da un cavallo bianco e alato: si tratta dell'allegoria della pittura, infatti dona al pittore un ramo fiorito e un foglio, metafora dell'ispirazione.
Notizie storico-critiche: Fu lo stesso artista a spiegare il giorno dell'inaugurazione il significato allegorico dell'opera, una sorta di omaggio all'intera impresa decorativa del paese di Arcumeggia. Nel cercare un tema che richiamasse la tradizione del luogo, Umberto Faini comprese che oltre al lavoro dei campi, alla vita semplice e alle storie di emigranti, il borgo varesino poteva ormai vantare di essere un affermato epicentro nell'ambito dell'arte muraria italiana. La gentile femminilità della giovane diviene dunque la personificazione dell'ispirazione, una vera e propria musa della pittura, che fa da tramite fra il mondo naturale e il fantastico, richiamato dalla figura mitologica di Pegaso. Il personaggio centrale è il pittore, che con disinvoltura si mostra al lavoro ed è chiaramente un autoritratto dell'autore ormai maturo e canuto. La figura del muratore sulla sinistra con gli animali da fattoria è un richiamo alla dimensione rurale, ma anche al costruire, come a voler rimarcare che la bellezza di Arcumeggia si trova nei suoi edifici: una vera galleria all'aria aperta, secondo il progetto originario del 1956. Faini dialoga con le decorazioni preesistenti inserendo nelle zone perimetrali un'ampia fascia di reminiscenza Liberty, dalle linee eleganti e i motivi fitomorfi. La particolarità di questo affresco rispetto agli altri lavori di Arcumeggia è l'utilizzo della tecnica del graffito e in alcuni punti si può notare come le figure siano in rilievo rispetto alla superficie pittorica. Tra le zampe del cavallo alato è possibile scorgere anche i fori della fase preparatoria. Il cartone e alcuni bozzetti sono conservati all'Ufficio del Turismo di Arcumeggia. Faini, che all'Accademia di Brera studiò sotto il maestro Aldo Carpi, altro grande protagonista dell'impresa decorativa varesina, fu aiutato in quest'occasione dall'allieva Barbara Gabiati.
Collocazione
Provincia di Varese
Credits
Compilazione: Peregalli, S. (2006)
Aggiornamento: Somaschini, Silvia (2015); Uva, Cristina (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/1v020-00016/
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