Viola da gamba
Brensio, Antonio
Descrizione
Autore: Brensio, Antonio (1560 ca. - 1630 ca.), esecutore
Ambito culturale: ambito bolognese
Cronologia: 1700 - 1710
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno di abete; legno di pioppo
Misure: 408.5 mm x 1130 mm x 127.5 mm
Descrizione: La forma della cassa è del tipo senza punte e nello stile degli altri strumenti della famiglia Brensio. Questo strumento è molto simile alla viola da gamba tenore di Antonio Brensio di questa stessa collezione; come già notato per l'altra viola, il rapporto tra le misure delle due casse è molto vicino alla radice quadrata di due. Il fondo è piatto in due pezzi di pioppo con angolo superiore; le fasce dello stesso legno. La tavola è in abete a taglio tangenziale. La testa è in pioppo. Il tassello superiore interno, probabilmente non originale, è in abete, quello inferiore in pioppo. Le controfasce sono in pioppo, così come la placca dell'anima sul fondo. Ci sono pure due altre catene sul fondo, di queste la superiore a rinforzo dell'angolo. Il filetto, che contorna il fondo, la tavola ed i fori armonici, forma anche decorazioni geometriche sul fondo e sulle fasce, è formato da uno strato bianco in pioppo di 0,4 mm ed uno nero (noce?) di 0,4 mm. La cordiera, in pioppo filettata in ebano, ha otto fori per le corde. Lo strumento, nato come viola da gamba, è rimasto tale presumibilmente fino all'inizio di questo secolo, quando è stato convertito, con la sostituzione del manico e della testa, in un violoncello a quattro corde. Non porta alcuna etichetta.
Collezione: Collezione del Museo degli Strumenti Musicali
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Museo degli Strumenti Musicali
Credits
Compilazione: Bollini, A. (1999)
Aggiornamento: Gatti, Andrea (2001)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2L010-00004/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).