Violoncello

Parravicini, Piero

Violoncello

Descrizione

Autore: Parravicini, Piero (1889 - 1957), esecutore

Ambito culturale: ambito milanese

Cronologia: 1922

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno di abete; legno di acero

Misure: 431.5 mm x 1212 mm x 120 mm

Descrizione: É un esemplare stupendo, interamente originale e con lavorazione molto accurata. Parravicini è un liutaio poco conosciuto, ma di grande valore. É molto difficile trovare strumenti l'etichetta originale: la maggior parte sono stati attribuiti ad autori più illustri, principalmente G. Ornati. Risulta evidente però da questo violoncello il fatto che l'autore fu allievo di Romeo Antoniazzi. Tranne per i fori armonici, la cassa sembra essere basata sul modello Guarneri ingrandito, usato dagli Antoniazzi nei loro violini, con la parte superiore e le CC molto arrotondate. Le punte sono piccole e corte e la sgusciatura del filetto è ben rifinita. I fori armonici, ben intagliati, sono aperti e corti. Le palette sono larghe e nelle inferiori la sgusciatura è completa, al contrario degli Antoniazzi e della loro scuola che la limitavano alla sola parte centrale. La nocetta è rotonda e grande (mm 29 circa). Il modello della testa è particolare, molto scavata e con l'occhio grande, come in Romeo Antoniazzi, ma che, al contrario di lui, ha la chiocciola che arriva molto in alto. Le ganasce sono sottili e squadrate, non arrotondate come gli strumenti degli Antoniazzi. Nella sgusciatura dorsale praticamente non esistono i baffi al tallone. Il fondo è in due pezzi di acero.

Collezione: Collezione del Museo degli Strumenti Musicali

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Museo degli Strumenti Musicali

Credits

Compilazione: Bollini, A. (1999)

Aggiornamento: Gatti, Andrea (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).