Mandolino
Allegrinis Giovanni
Descrizione
Autore: Allegrinis Giovanni (mancano notizie), esecutore
Cronologia: 1777
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno di abete; legno di noce; legno di ebano; osso; legno di cipresso
Misure: 196 mm x 537 mm x 103 mm
Descrizione: Lo strumento, se pur leggermente largo, ha tutte le caratteristiche tipiche di un mandolino milanese, anche se la data 1777 pare essere piuttosto arretrata. La tavola armonica è in due pezzi tagliati in maniera non speculare. La rosetta, composta da quattro strati alternati legno-pergamena, è contornata da un filetto scuro. Il battipenna è a forma romboidale, filettato ai bordi e il ponticello, piuttosto grande, è placcato con avorio-osso ed ebano. Il profilo della tavola armonica è contornato da un filetto scuro. Il guscio è composto da quindici doghe in legno alternato chiaro e scuro, ulteriormente filettato con doppia filettatura alternata anch'essa chiaro-scuro. Il legno chiaro potrebbe essere cipresso (?) e quello scuro noce (?) o acero tinto. Sono le doghe chiare ad attaccarsi alla tavola armonica e la controfascia esterna è dello stesso legno del guscio. Il retro del manico è variamente filettato e, dalla parte dei bassi, vi è la presenza di un buco. La tastiera è formata da una placca di avorio-osso raffigurante un personaggio ed un albero. Il riquadro che forma la tastiera è contornato da una placchetta di ebano, ulteriormente filettata da avorio-osso. La parte anteriore del cavigliere è filettata e sulla testa del falcetto sono presenti quattro triangoli.
Collezione: Collezione del Museo degli Strumenti Musicali
Collocazione
Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Museo degli Strumenti Musicali
Credits
Compilazione: Gatti, Andrea (2001); Rossi Rognoni, G. (2001)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2L010-00246/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).