Pianoforte

Prestinari Giuseppe

Pianoforte

Descrizione

Autore: Prestinari Giuseppe (attivo a Milano fra il 1810 e il 1840), esecutore

Cronologia: 1830

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno di abete; legno di noce; legno di acero; legno di faggio; osso; legno ebanizzato

Misure: 1695 mm x 693 mm x 880 mm x 282 mm

Descrizione: Cassa e sostegno
Lo strumento ha sagoma rettangolare con angoli arrotondati e tastiera integrata.
I fianchi, incollati contro i bordi del fondo, sono lastronati in noce; come le quattro gambe avvitate alla cassa, tornite a colonnina con dado esagonale al piede. Una falsa gamba della stessa foggia, avvitata centralmente al fondo, regge i due pedali.
Sopra la tastiera vi è una tavola frontale asportabile, lastronata in noce. La cinta del piano armonico è lastronata in acero. Il fondo è d'abete.
Lo strumento è fornito di coperchio con ribalta e di un portello per la tastiera. I tre elementi di copertura sono lastronati in noce.

Tavola armonica e somiere
La tavola armonica d'abete e il somiere, lastronato in acero, si trovano in posizione laterale destra. Il ponticello di faggio è in un unico pezzo.
L'incordatura è disposta in senso lievemente diagonale al fronte della tastiera. Le caviglie di ferro hanno testa oblunga e sono forate per tutta l'estensione. Sul ponticello della tavola armonica, tutto l'ambito è fornito di contropunte. Le corde presenti sullo strumento sono di ferro rivestite in ottone a spire appena allargate da fa0 a do1, d'ottone da do#1 a do#3 e di ferro nudo da re3 a sol6. L'ambito è monocorde da fa0 a do1, poi bicorde.

Collezione: Collezione del Museo degli Strumenti Musicali

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Museo degli Strumenti Musicali

Credits

Compilazione: Gatti, Andrea (2003)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).