Torchio litografico

Stabilimenti di Anger-Crottendorf

Torchio litografico

Descrizione

Autore: Stabilimenti di Anger-Crottendorf (notizie sec. XIX fine)

Cronologia: post 1890 - ante 1899

Materia e tecnica: ghisa / fusione; legno

Misure: 204 cm x 148 cm x 173 cm

Descrizione: Si tratta di un modello molto interessante di torchio per stampa litografica, dotato di scheletro in fusione di ghisa, carello mobile in legno e ripiano sottostante per appoggiare gli strumenti di lavoro. La pressione del rullo, sotto cui scorre il foglio per essere impresso, è regolata da un volantino che, girando in senso orario o antiorario, ne aumenta o diminuisce l'altezza sul ripiano scorrevole. La regolazione avviene abbassando una leva posta in alto a cui sono collegati sia il volantino sia il rullo. Il movimento del carrello scorrevole è fornito da un manubrio che muove una serie di ingranaggi collegato al ripiano. Sopra il volantino di regolazione si legge l'iscrizione "N°13392./·Karl Krause·/Leipzig", ad indicare che la macchina fu assemblata a Lipsia presso gli stabilimenti Anger-Cottendorf fondati dall'industriale tedesco Karl Krause.

Notizie storico-critiche: Questo modello si deve alla creatività dell'inventore austriaco Aloys Senefelder, che nel 1796 sperimenta un metodo che permetteva di stampare con una matrice piana, senza cioè parti ad incavo o a rilievo, mentre fino ad allora i metodi di stampa si fondavano sulla tipografia, che utilizza matrici a rilievo oppure ad incavo, come nella calcografia. Il sistema, prima identificato come "stampa chimica su pietra" e poi litografia, sfrutta uno speciale tipo di pietra ricavata dalle cave di Solenhofen, nei pressi di Monaco di Baviera. La pietra litografica, opportunamente levigata e disegnata con una matita grassa, ha la proprietà di trattenere nelle parti non disegnate un sottile velo d'acqua, che il segno grasso invece respinge. Passando successivamente l'inchiostro, esso viene respinto dalle parti inumidite e trattenuto nelle parti disegnate. Il torchio è stato donato alla Casa Museo nel 2009 dall'incisore Francesco Gino Medici, suo originale proprietario.

Collezione: Raccolte d'arte della Casa Museo Pietro Malossi

Collocazione

Ome (BS), Sistema Museale di Valle Trompia. Casa Museo Pietro Malossi

Credits

Compilazione: D'Attoma, Barbara (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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