Fucile militare

Famiglia Francino

Fucile militare

Descrizione

Autore: Famiglia Francino (notizie sec. XVI metà-sec. XIX)

Cronologia: post 1630 - ante 1650

Tipologia: armi e oggetti storico-militari

Materia e tecnica: legno di noce / tornitura; acciaio / incisione

Misure: 128 cm

Descrizione: L'esemplare è da identificare con un fucile a ruota di produzione bresciana, completo di bacchetta per la ricarica e databile tra 1630 e 1650. La canna si presenta a tre ordini (ottagonale, poligonale, tondo), con la bocca decorata con un cordoncino liscio. Il calcio, leggermente curvo, è a sezione ottagonale, mentre la bacchetta è di legno con calcapalle sagomato a balaustro; anche il grilletto è sagomato nello stesso modo e il ponticello che lo protegge presenta decorazioni incise a linee parallele. La piastra a ruota è di tipica forma bresciana con cartella piatta, di forma romboidale e senza decorazioni. Il cane, sagomato a richiamare la forma del grilletto, è messo in pressione da una molla a "V" esterna. Sulla cassa e sulla parte finale del calcio sono applicati motivi decorativi a rosetta.

Notizie storico-critiche: Il meccanismo con acciarino a ruota è il passo successivo dell'evoluzione del fucile con meccanismo a miccia, introdotto in Italia alla fine del Quattrocento. Due secoli più tardi, sarà proprio Gardone V.T. ad ottenere il primato europeo nella produzione di armi a ruota. L'incisione a lettere capitali sulla canna, "Francino", permette di ricondurre la fabbricazione dell'esemplare in esame a un membro non meglio identificato del ramo gardonese della dinastia di fama internazionale conosciuta come "Francini" (nota anche come "Francino" e "Franzini"), attiva nel commercio e nella produzione di canne dalla metà del Cinquecento fino all'Ottocento. Purtroppo, l'iscrizione difficilmente leggibile, l'assenza del nome di battesimo del fabbricante e la mancanza di punzoni, non permettono un'attribuzione più precisa. Ciò nonostante il buono stato di conservazione dell'arma e la qualità nella realizzazione, esemplificano egregiamente l'alto livello della produzione armiera bresciana durante tutto il XVII secolo.
A causa della delicatezza che caratterizza sia la realizzazione sia la manutenzione delle armi a ruota, il loro utilizzo è tradizionalmente limitato a pochi reparti bellici: le pistole per la cavalleria corazzata, i fucili per i fanti che combattevano a piedi e a cavallo. Il resto dell'esercito era armato con fucili a miccia molto più semplici. Per l'uso civile il sistema a ruota è legato ai fucili da caccia.

Collezione: Collezione del Museo delle Armi e della Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia

Collocazione

Gardone Val Trompia (BS), Museo delle Armi e della Tradizione Armiera

Credits

Compilazione: D'Attoma, Barbara (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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