Coltello

cultura di Polada

Coltello

Descrizione

Ambito culturale: cultura di Polada

Cronologia: post 2200 a.C. - ante 1984 a.C.

Materia e tecnica: legno di quercia / tornitura; selce

Misure: 2008 mm

Descrizione: Il coltello è costituito da un unico pezzo di legno di quercia lavorato in modo di ottenere una parte terminale, con pomolo troncoconico distinto, adatta a essere impugnata. Il corpo centrale ha il dorso arrotondato con una fessura per l'inserimento di quattro lame in selce, cosiddette "elementi di falcetto", ed è caratterizzato da una punta arcuata. In seguito al restauro condotto nel 2014, il reperto si presenta oggi completo della punta ricurva, grazie al ritrovamento nel magazzino del museo delle parti mancanti.

Notizie storico-critiche: Il coltello è stato rinvenuto da Emilio Mosconi presso la palafitta del Lavagnone all'inizio del Novecento. L'utilizzo come strumento per la mietitura è confermato dalle tipiche tracce lucide lasciate dai fitoliti (ossia piccosissimi elementi di pietra) presenti nei cereali depositati sugli elementi in selce, a causa dell'uso ripetuto dello strumento. La struttura del manufatto permette di ipotizzare che il coltello fosse manovrato con la mano sinistra, impugnandolo direttamente sul corpo al limite del pomolo; con un gesto ampio del braccio sinistro era quindi possibile raccogliere le spighe grazie alla punta ricurva, bloccarle con la mano destra e infine tagliarle muovendo il coltello con la mano sinistra.
Reperti simili sono stati rinvenuti in altre palafitte dell'area gardesana risalenti all'età del Bronzo, tra cui a Lucone di Polpenazze, in località Polada di Lonato del Garda e a Barche di Solferino (Mantova), oltre che nella palafitta di Ledro (Trento). In una fase successiva il coltello messorio viene affiancato dal falcetto "a mandibola", in seguito l'unico tipo utilizzato.

Collocazione

Desenzano del Garda (BS), Chiostro del Convento Carmelitano

Credits

Compilazione: Mangani, Claudia (2008)

Aggiornamento: D'Attoma, Barbara (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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