Annunciazione

Maestro di S. Felice del Benaco

Annunciazione

Descrizione

Autore: Maestro di S. Felice del Benaco, pittore

Cronologia: post 1480 - ante 1489

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: intonaco / pittura a fresco

Descrizione: La decorazione pittorica occupa la parete di fondo dell'abside ed è disposta su due registri sovrapposti. In quello superiore è raffigurata l'Annunciazione: in un ambiente paesaggistico ed architettonico di grande suggestione, le due figure - dell'angelo e di Maria - sono collocate all'interno di eleganti edicole con archi polilolobati e colonnine slanciate, mentre sullo sfondo si apre un paesaggio urbano; a dividere i due spazi un muro rosso e giallo caratterizzato da una sequenza di finestre bifore a da una merlatura a coda di rondine. Gli elementi architettonici spiccano per la cromia brillante e raffinata negli accostamenti. Un'attenzione che si ritrova invariata nelle figure: il manto della vergine è candido all'esterno, ma si accende di un brillante turchino nel lato interno, le ali dell'arcangelo Gabriele hanno i colori dell'iride come quelle degli angeli che, nella parte superiore del dipinto, sostengono la mandorla con Dio Padre. E' più austera la scena del registro inferiore che raffigura i profeti Elia ed Eliseo. I due indossano l'abito marrone e il manto bianco che contraddistingue l'ordine carmelitano perché ne vengono considerati i fondatori. in netrambe le scene, lo spazio è qualificato da architetture di sipirazione antiquaria

Notizie storico-critiche: Entrambi gli affreschi sono ben rappresentativi della cultura artistica bresciana della seconda metà del Quattrocento che innesta su una base ancora legata ai modi della pittura gotica, molti elementi di inspirazione rinascimentale che, però, nella maggior parte dei casi, faticano a diventare costitutivi venendo relegati ai margini con un ruolo puramente decorativo. E' il caso, per esempio delle architetture dell'Annunciazione che non sanno creare una rappresentazione prospetticamente coerente dello spazio; l'angelo e la Madonna sono comunque troppo grandi per essere contenuti nelle edicole e la profondità della scena è suggerita non costruita coerentemente. Lo stesso vale per le figure che hanno ancora un profilo bidimensionale e il volume è suggerito solo dal panneggio degli abiti. Molti sono gli artisti che si fanno interpreti di questo clima culturale e lasciano le loro opere in numerosi edifici ecclesiastici della provincia. Di alcuni di essi, pur mancando una identificazione anagrafica, è stato ricostruito un corpus di opere e delineato un profilo critico. E' questo il caso del Maestro di San Felice a cui sono assegnati gli affreschi in questione ed alcuni altri all'interno dello stesso edificio (L'Incontro di S. Francesco, S. Angelo, S. Domenico e Madonna in trono fra i SS. Sebastiano, Angelo, Rocco, Domenico, Pietà) realizzati nell'ultimo quarto del XV secolo. Il punto di riferimento per la formazione artistica di questo anonimo maestro sono le opere di Paolo da Caylina, il Vecchio ed in particolare gli affreschi realizzati per la cappella della Vergine in San Giovanni Evangelista a Brescia.

Collocazione

San Felice del Benaco (BS), Santuario della Madonna del Carmine

Credits

Compilazione: Pernis, Mirka (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).