Bancale
Virchi, Battista; Virchi, Benedetto
Descrizione
Autore: Virchi, Battista, intarsiatore; Virchi, Benedetto, intarsiatore
Ambito culturale: ambito bresciano
Cronologia: post 1548 - ante 1553post 1700 - ante 1749
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: legno / intarsio; legno di noce / sagomatura, scultura; metallo / laminazione, bulinatura, sbalzo
Misure: 60 cm x 600 cm x 205 cm
Descrizione: L'aspetto attuale dei bancali rientra nel progetto di rinnovamento settecentesco che ha interessato l'intera cappella quando i ventisei stalli cinquecenteschi con decorazioni figurate ad intarsio sono stati inseriti in una nuova carpenteria di noce. Il risultato di questa operazione ha portato alla creazione di due bancali con undici sedili ciascuno ed altrettante tarsie e di due piccole console con alzate a dittico entro le quali sono inseriti quatto pannelli decorati. Disposti sui lati della cappella, le due panche con schienale sono corredate da inginocchiatoi che presentano una elegante decorazione alla certosina, mentre le tavole centinate che ornano gli schienali delle panche illustrano le storie della Passione di Gesù.
Notizie storico-critiche: La cappella dell'immacolata Concezione è costruita sul finire del XV secolo nella navata di sinistra della chiesa e, in uno stretto giro d'anni, si arricchisce di opere d'arte di rilievo, alcune delle quali vengono mantenute dopo il rinnovamento settecentesco che le conferisce l'aspetto che ancora oggi conserva. Sopravvivenze molto pregevoli delle cappella quattrocentesca sono i due bancali con stalli intarsiati realizzati dagli ebanisti bresciani Benedetto e Battista Virchi fra il 1548 e il 1553. Sia l'autografia sia la cronologia dei manufatti sono documentate: nella scena che raffigura Gesù coronato di spine si legge "BENEDI/ CTVS DE/ VIRCHIS/ ME FECIT/ 1548", mentre in quella con Pilato che si lava le mani leggiamo "BATISTA VIRCH/ BRISSIANO/ 1553". La pubblicazione del contratto stipulato fra la benedetto Virchi e la Scuola dell'Immacolata Concezione di S. Francesco ha inoltre confermato che gli stalli intarsiati sono stati realizzati appositamente per l'omonima cappella e non per un altro ambiente dell'edificio religioso, come avevano invece ipotizzato alcuni critici. Essi, infatti, ritenevano che i soggetti raffiguranti episodi della vita e della Passione di Cristo non fossero pertinenti al programma iconografico di esaltazione del dogma dell'Immacolata Concezione sotteso alle altre opere presenti. E' più ardua l'individuazione dei caratteri stilistici di ciascuno dei due autori, anche in considerazione del fatto che gli stalli di S. Francesco sono l'unica opera documentata dei Virchi e che il disegno preparatorio delle scene figurate è ascritto ad un unico autore dell'ambito di Paolo da Caylina il Giovane. Sembrerebbe, comunque, che le tarsie realizzate da Benedetto abbiano una componente pittorica più spiccata nella definizione della forma e una resa più confusa delle architetture. Battista invece crea composizioni più scandite dai piani prospettici, accentua il chiaroscuro e preferisce un disegno netto delle figure.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2k090-00019/
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