ALLEGORIA

Bossoli Carlo

ALLEGORIA

Descrizione

Denominazione: taccuino di Carlo Bossoli

Autore: Bossoli Carlo (1815/ 1884)

Cronologia: 1848

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita, penna

Misure: 612 mm x 220 mm

Descrizione: carta bianca ingiallita; matita; inchiostro nero ripassato sopra alla matita solo nella parte centrale del disegno; questo si sviluppa su due pagine: il verso della pag. 48 e il recto della pag. 49, che vengono qui esaminate come un unico foglio.

Notizie storico-critiche: Il disegno potrebbe essere uno schizzo preparatorio per un dipinto, non identificabile tra quelli conosciuti di Bossoli, oppure una copia solo abbozzata di un dipinto o disegno eseguito da un altro artista, ma questa seconda ipotesi sarebbe più attendibile se fosse supportata da una scritta di Bossoli recante l'indicazione che si tratterebbe appunto di un d'après o di uno schizzo per un d'après, secondo un modo documentato nella pagina successiva del taccuino, dove il disegno è accompagnato appunto da una didascalia vergata da Bossoli per spiegare che il disegno è un d'après da un disegno di un artista francese. La prima ipotesi tuttavia è anch'essa debole se si considera l'anomalia del soggetto nell'ambito del corpus delle opere di Bossoli documentato da Ada Peyrot. L'allegoria, che comprende una scena di matrimonio, una scena di battesimo, una scena di benedizione, una scena di adorazione e offerta a un vescovo o papa, potrebbe alludere, come indica l'iscrizione, alla diffusione del cristianesimo nelle varie parti del mondo.

Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Iato, Valeria (2006)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).