Caronte trasporta le anime
Sabatelli Luigi
Descrizione
Autore: Sabatelli Luigi (1772/ 1850)
Cronologia: post 1789 - ante 1811
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / matita, penna, inchiostro marrone
Misure: 780 mm x 525 mm
Descrizione: il foglio è applicato con tre striscie di carta adesiva, sul verso, a un supporto di cartone rigido
Notizie storico-critiche: E' un disegno preparatorio per un'acquaforte, citata con il n. 2 nell'elenco delle incisioni all'acquaforte allegato alle memorie di L. Sabatelli pubblicate nel 1900 dal figlio Gaetano (G.Sabatelli 1900, p. 34). Un altro disegno con lo stesso soggetto si trova presso il Civico Gabinetto dei disegni di Milano (coll.F 19/2): già di proprietà Brianzi-Arrigoni (Pittura lombarda,1900, n.385) presenta più precisi rimandi al cartone con la Battaglia di Cascina di Michelangelo, a scapito delle influenze seicentesche e rubensiane, che sono invece presenti nel foglio Lampugnani. Presso le Civiche Raccolte di Stampe A.Bertarelli di Milano è conservata l'incisione con lo stesso soggetto, stampata a Roma presso Montagnani-Mirabili (ART.55-30): rispetto ai due disegni la composizione è inserita sullo sfondo della palude dello Stige e il groviglio dei nudi sulla barca è stato molto semplificato, dando risalto plastico solo alla figura di Caronte; queste differenze sono ascrivibili alla scarsa dimestichezza di Sabatelli con la tecnica dell'acquaforte negli anni romani, diversamente da quanto l'artista dimostrerà qualche anno dopo, nelle incisioni del ciclo dell'Apocalisse (v. disegno Lampugnani con n. inv. 4665). L'interesse per la Divina Commedia risale agli anni giovanili di Sabatelli e in particolare al soggiorno romano (1789-1794), quando fu influenzato sia dall'erudito Tommaso Puccini, precoce estimatore in Italia della cultura protoromantica, sia dalla grafica di artisti nordici come Flaxman, Carstens (Del Bravo 1978) e dalla pittura di Gagneraux (Poppi 1992). Rispetto al disegno della raccolta civica si nota nel foglio Lampugnani (nel quale le figure di Dante,Virgilio e Caronte sono incomplete) la raffigurazione di animali fantastici e del simbolo della morte, uno scheletro che impugna un forcone, sopra la barca: elementi che rimandano al gusto del sublime che Sabatelli assorbe nell'ambito della vivace cultura sperimentale romana dell'ultimo decennio del XVIII secolo (Accademia dei pensieri). La data ante quem viene proposta, per estensione, tenendo conto che nel 1811 muore Puccini, il quale anche dopo il periodo romano aveva mantenuto una consuetudine di frequentazione e stimolo del giovane artista fiorentino. Va ricordato che i disegni sulla Divina Commedia furono citati da Leopoldo Cicognara nella lettera inviata nel 1807 a Beauharnais, a Milano, per proporre la candidatura di Sabatelli a professore di pittura all'Accademia di Brera, al posto dell'ormai anziano Traballesi (G.Sabatelli 1900, pp 15-16).
Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2o050-00223/
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