Adorazione dei pastori

Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (attr.)

Adorazione dei pastori

Descrizione

Autore: Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (attr.) (1501/ 1547)

Cronologia: ca. 1520 - ca. 1530

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / penna, inchiostro, acquerellatura

Misure: 190 mm x 90 mm

Descrizione: A penna, inchiostro bruno, acquerello bruno su carta bianca. E', con ogni probabilità, parte di un progetto per fregio decorativo: nel primo riquadro, scena con "Adorazione dei pastori"; il secondo (quadrato) e il terzo (rettangolare) erano destinati invece a ospitare motivi ornamentali.

Notizie storico-critiche: Riccardo Lampugnani ha acquistato questo piccolo disegno in una data certamente anteriore al 1971: una foto del foglio, scattata nel mese di ottobre di quell'anno, è infatti conservata nell'album D. 10. Il collezionista ha poi annotato sul cartoncino di supporto una proposta di attribuzione dubitativa a Perin del Vaga. Il cartoncino di supporto è antico e reca, in basso a destra, due marche di collezione: la prima è un rettangolo che racchiude una figura di statua greca con elmo; in basso, la sigla "Dr. L.P.", che Lampugnani scioglie in "dr. Pollack"; la seconda marca è un timbro tondo con le iniziali "GB" in lettere capitali. La prima marca è di importanza notevole, per la storia del collezionismo: corrisponde infatti alla "Minerva" di Liebighaus (Francoforte) usata da Ludwig Pollack (Praga 1868 - ?, 1943), che era stato archeologo, antiquario e collezionista assai noto nella Roma d'inizio secolo (Lugt, 1956, n°788b); di lui, dopo il 16 ottobre 1943, non si ebbero più notizie certe; era stato infatti catturato dalle SS tedesche con la moglie e i tre figli durante la tragica razzia degli ebrei romani, e poi deportato nei campi di concentramento nazisti (cfr. L. Musso, recensione a M. Merkel Guldan "Die Tagebucher von Ludwig Pollak Kennerschaft und Kunsthandel in Rom 1893 - 1934", Wien 1988, in "Bollettino d'Arte", n° 52, 1988, pp. 100-103; J. Birkedal Hartmann "Le memorie romane di Ludovico Pollak", in "L'Urbe", n° 6, novembre-dicembre 1994, pp. 253-262). Lì, con ogni probabilità, morì: e durante il saccheggio della sua casa romana, Palazzo Odescalchi, andò dispersa anche la sua ricca raccolta di disegni; di tanto in tanto qualcuno ne compare sul mercato, e fra questi il foglio che Lampugnani ha acquistato prima dell'ottobre 1971.
E', questa "Adorazione dei pastori", un disegno di grande interesse: il formato, e i due scomparti decorativi posti sulla destra, fanno pensare che sia stato eseguito per la predella di una pala d'altare; e il tratto, sintetico e sicuro, che appena accenna le figure e le dispone con abilità nello spazio assai ridotto del piccolo foglio, rivela la mano di un artista ben al corrente dei fatti della prima maniera romana. La data, a mio avviso, non può superare il terzo decennio del XVI secolo: e il nome di Perino del Vaga, annotato sul cartoncino di supporto, sembra in effetti assai probabile; si vedano, ad esempio, per confronto, le figurette rapidamente tracciate, con l'dentica grazia elegante, negli scomparti inferiori del disegno preparatorio per gli affreschi della parete sinistra della cappella degli Svizzeri, in Santa Maria in Camposanto Teutonico a Roma (1520 ca; cfr. "Perino del Vaga tra Raffaello e Michelangelo", a cura di E. Parma Armani, cat. della mostra, Milano 2001, pp. 163-164); o le altre, molto simili, che Perino disegna nei finti bassorilievi all'antica del progetto per la decorazione della facciata nord di Palazzo Doria a Genova (1530 ca.; cfr. "Perino...", cit., 2001, pp. 205-206).

Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Monaco, Tiziana (2007)

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