Architettura illusionistica
ambito bolognese
Descrizione
Ambito culturale: ambito bolognese
Cronologia: ca. 1775 - ca. 1799
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / matita, penna, inchiostro, acquerellatura
Misure: 628 mm x 395 mm
Descrizione: Riquadrato a penna su tre lati. A matita, penna e inchiostro bruno, acquerelli colorati su carta bianca.
Notizie storico-critiche: Una foto del disegno, non datata (negativo Perotti 23031) è conservata nell'album Lampugnani "Foto Dis. 1"; altre foto, non datate, si trovano nell'album D. 11; accanto a queste, Riccardo Lampugnani ha annotato il nome di Giambattista Tiepolo, ripetuto poi sul cartoncino di supporto e affiancato da una proposta di confronto con un disegno pubblicato da A. Bettagno (cat. n° 84, in "Disegni veneti del Settecento della Fondazione Cini e delle raccolte venete", Venezia 1963). Un secondo appunto del collezionista, posto sul cartoncino di supporto, sposta l'ipotesi di attribuzione verso Mengozzi Colonna, noto specialista di quadrature e collaboratore fedele di Tiepolo. L'accostamento, tuttavia, non è convincente: non ha infatti molto in comune, mi sembra, questo raffinato studio di volta, complesso di struttura e finemente ornato di motivi decorativi, con le aeree e lievi cornici che Mengozzi Colonna disegna per accompagnare le scene fastose di Giambattista Tiepolo. Il foglio della collezione Lampugnani è, a mio avviso, assai più vicino alle invenzioni dei decoratori bolognesi attivi negli ultimi decenni del XVIII secolo: per la matrice nettamente bibienesca, ancora, della soluzione architettonica; e per l'eleganza dei dettagli d'ornato, delicatamente in bilico tra barocchetto e neoclassicismo; si vedano, ad esempio, per confronto, le quadrature disegnate da Serafino Barozzi (Bologna 1735-1810) attorno al 1770, per la casa Gini, poi Veronesi, di Bologna, o per la villa Bovio Silvestri, verso il 1790 (cfr. A.M. Matteucci "I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli", Milano 2003, p. 22, n°10, e pp. 334-335).
Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2o060-00236/
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