L'incontro tra Napoleone e Francesco II d'Austria

ambito italiano

L'incontro tra Napoleone e Francesco II d'Austria

Descrizione

Ambito culturale: ambito italiano

Cronologia: post 1839 - ante 1850

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / penna, inchiostro, acquerellatura

Misure: 155 mm x 109 mm

Notizie storico-critiche: Non sappiamo quando questo interessante taccuino d'appunti, composto di studi di figure e d'architettura, di paesaggio e di decorazione, e di schizzi di episodi della vita di Napoleone, sia entrato a far parte della collezione di Riccardo Lampugnani; e nessuna attribuzione è mai stata proposta per cercare di individuarne l'autore. La sola informazione, una scritta a matita, compare sulla terza di copertina: "Copie da Orazio Vernet, Storia di Napoleone, su l'Ardèche". Indicazione preziosa, perchè consente almeno di precisare la data di una parte del taccuino: i disegni di tema napoleonico che l'anonimo artista ha tracciato, con mano veloce e sintetica, sull'intera seconda parte del volumetto, a partire dalla carta 7 verso, sono tratti dalle vignette che Horace Vernet aveva disegnato per la "Histoire de l'empereur Napoléon" scritta da Paul Mathieu Laurent de l'Ardèche e pubblicata a Parigi nel 1839; nello stesso anno, la tipografia torinese Fontana pubblicò la prima edizione italiana del testo, per le cure di Antonio Lissoni, che era stato ufficiale di Napoleone ("Storia di Napoleone di P.M. Laurent de l'Ardèche illustrata da Orazio Vernet voltata in italiano da Antonio Lissoni e da esso cresciuta delle imprese militari delle soldatesche italiane", Torino, Fontana, 1839). Questa edizione, senza dubbio, aveva sotto gli occhi l'anonimo autore del taccuino Lampugnani: ne copia, infatti, talvolta, brevi brani, o frasi; e annota rapidamente, con un segno a penna libero e sicuro, appena rilevato dall'acquerello grigio, i disegni di Horace Vernet che più attirano la sua attenzione. Spesso, di quelle vignette, appunta solo dei particolari: come per memoria, durante la lettura. E' possibile che quei disegni l'artista li abbia eseguiti in anni assai vicini alla data della pubblicazione del volume; e quindi attorno al 1839, o poco oltre, per l'inflessione ancora nettamente neoclassica che rivelano i primi fogli del volumetto, ricchi di piccoli studi di figure, di paesaggio, di motivi d'ornato: oltre la metà del secolo, infatti, quell'aria settecentesca sarebbe del tutto fuori tempo. Chi sia però l'autore di questi disegni, non è facile dire: anche se, a mio parere, il tratto a penna netto e pulito, l'acquerellatura veloce delle vignette di tema napoleonico sono assai vicini a quelli che usa Massimo D'Azeglio (Torino 1798 - 1866) in certi suoi libretti d'appunti degli anni '20 e '30 del XIX secolo (cfr. ad esempio le tavole n°66-67, pp. 116-117, in "Massimo D'Azeglio. Mostra organizzata dalla città di Torino nel primo centenario della morte", Torino, 1966).
L'anonimo autore del taccuino riprende quasi per intero, in questo foglio, la vignetta che racconta l'incontro tra Napoleone e Francesco II d'Austria, subito dopo la battaglia di Austerlitz del 2 dicembre 1805 (Laurent de l'Ardèche, Torino 1839, p. 578): e aggiunge, a destra, le parole che, secondo Laurent de l'Ardèche Napoleone avrebbe pronunciato all'arrivo dell'imperatore d'Austria.

Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Monaco, Tiziana (2007)

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