Napoleone in partenza dall'isola d'Elba

Servi Giovanni

Napoleone in partenza dall'isola d'Elba

Descrizione

Autore: Servi Giovanni (1800/ 1885)

Cronologia: ca. 1825 - ca. 1849

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 119 cm x 93 cm

Notizie storico-critiche: Il dipinto è stato esposto alla mostra dedicata alla collezione di Riccardo Lampugnani che il Museo Poldi Pezzoli ha organizzato nel 1997 ("Riccardo Lampugnani: una collezione milanese donata al Museo Poldi Pezzoli", Milano 1997, p. 17, n° 1).
Nulla sappiamo della storia di questo interessante quadro di tema napoleonico, e non sappiamo esattamente come e quando sia entrato a far parte della raccolta dell'ingegnere milanese.
Giovanni Servi, veneziano d'origine, fu pittore di buona fama nella Milano del XIX secolo: nel 1839 ricevette la nomina a "professore aggiunto" alla cattedra di elementi di figura, carica che mantenne fino al 1847 (M.C. Gozzoli in "Mostra dei Maestri di Brera", Milano 1975, pp. 154-155); ebbe rapporti con i committenti più importanti di quegli anni, Francesco Peloso, Francesco Arese, Vitaliano Borromeo, Ambrogio Uboldo (Gozzoli 1975 cit, e C. Rovida, in "Album: Esposizione di Belle Arti i Milano", Milano 1839, pp. 59-60); e soprattutto Enrico Mylius, di cui fu consigliere artistico dal 1841, l'anno della morte del pittore Gaetano Cattaneo, che lo aveva preceduto nell'incarico. A Mylius, ricco banchiere e industriale di origine tedesca, Giovanni Servi fu legato non solo per il rapporto professionale, ma anche per una intensa consuetudine privata che è ben documentata dalle lettere frequenti che il pittore e il collezionista si scambiavano (cfr. R. Pavoni, a cura di, "...rispettabilissmo Gothe...caro Hayez...adorato Thorvaldsen...Gusto e cultura europea nelle raccolte d'arte di Enrico Mylius", catalogo della mostra di Milano 1999, ed. Venezia 1999, passim e appendice documentaria).
In due occasioni, nel 1841 e nel 1844, Giovanni Servi espone alla mostra annuale dell'Accademia di Brera dipinti di soggetto napoleonico: il primo, "Lo sbarco di Napoleone a Cannes fuggito dall'isola d'Elba", gli era stato commissionato dal conte Stefano Riva ("Album: Esposizione di Belle Arti in Milano", 1841, pp. 83-89, con incisione di Gandini); il secondo, che erroneamente Mazzocca, nel 2002, identifica con il dipinto donato da Riccardo Lampugnani al Museo Poldi Pezzoli (F. Mazzocca in "Riccardo Lampugnani...", 1997, p. 17)F. Mazzocca "Andrea Maffei patrono delle arti e collezionista", in id. "L'ideale classico...", Venezia 2002, p. 639, nota 21), raffigurava "Napoleone a Boulogne sur mer il 14 luglio 1805" ed era stato eseguito per il banchiere Carlo Gaggi ("Gemme d'arti italiane", Milano 1845, pp. 25-38, con incisione di Ripamonti). E' molto probabile che il "Napoleone in partenza dall'isola d'Elba per l'impresa dei Cento giorni" della collezione Lampugnani sia stato eseguito nello stesso giro d'anni, forse per un committente privato: di certo, il dipinto non è mai stato esposto alle mostre annuali dell'Accademia di Brera. Fernando Mazzocca, commentando nel 1983 un dipinto di Francesco Hayez, il "Napoleone distribuisce le decorazioni dopo la battaglia di Wagram", del 1831 circa, nota una massiccia e significativa ripresa, in Italia, della iconografia napoleonica all'epoca della Monarchia di Luglio (1830-1848), e in coincidenza con il momento esatto della conquista del potere da parte di Luigi Filippo d'Orléans; al dipinto di Hayez lo studioso accosta alcuni esempi, e cita, in particolare, i due quadri di Giovanni Servi del 1841 e del 1844 (F. Mazzocca in M.C. Gozzoli-F. Mazzocca "Hayez", Milano 1983, pp. 210-211). Il "Napoleone" Lampugnani appartiene con certezza allo stesso clima culturale, come già notava Fernando Mazzocca nelle breve scheda che, nel 1997, accompagnava la prima esposizione del dipinto (Mazzocca, in "Riccardo Lampugnani..." 1997, cit., p. 17).

Collocazione

Milano (MI), Museo del Risorgimento

Credits

Compilazione: Monaco, Tiziana (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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