Scena allegorica

Morgari Paolo Emilio il Vecchio (attr.)

Scena allegorica

Descrizione

Identificazione: ALLEGORIA

Autore: Morgari Paolo Emilio il Vecchio (attr.) (1815/ 1882)

Cronologia: ca. 1840 - ca. 1860

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta preparata grigia / inchiostro, acquerellatura grigia, biacca

Misure: 283 mm x 205 mm

Notizie storico-critiche: Il soggetto potrebbe essere interpretabile come un'allegoria, anche se la presenza del giovane guerriero e della fanciulla potrebbe far pensare pure ad un tema mitologico. La scena è racchiusa all'interno di un ovale: questo indicherebbe che si tratta di uno studio preparatorio in relazione ad una decorazione, come pare attestare la discreta finitezza del disegno e la curatezza nella resa chiaroscurale evidenziato anche dall'uso della biacca, con il contrasto tra la parte superiore in piena luce e quella inferiore densa di ombre. A tale proposito la critica recente ha evidenziato come la formazione giovanile di Paolo Emilio, di impostazione neoclassica e derivata dal padre Giuseppe attraverso il Pecheux, si evolva negli anni Quaranta ed "anticipa quell'effetto di trapasso dalla lumonosità al buio, artificio che riprenderà in alcune opere monumentali più tarde (cupola della basilica del Santi Maurizio e Lazzaro a Torino)" (Ottocento Italiano, 1991, p. 930), che era stato acquisito attraverso gli studi ed assimilato grazie anche alla predilizione giovanile per i modi raffaelleschi e correggeschi. Negli anni Cinquanta seguono infatti le grandi decorazioni murali commissionate dalla Pubblica Amministrazione e per casa reale, oltre agli incarichi per ornare ed abbellire le chiese cittadine, impostate in ampie composizioni ricche di figure e movimento, e con una calibrata resa luministica.

Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Ranzi, Anna (2006)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).