Scena raffigurante magnifica sala con figurini incollati per il Tempio dedicato ad Ercole dell'opera La Vittoria di Imeneo

Galliari Bernardino; Galliari Fabrizio

Scena raffigurante magnifica sala con figurini incollati per il Tempio dedicato ad Ercole dell'opera La Vittoria di Imeneo

Descrizione

Identificazione: Interno con figure

Autore: Galliari Bernardino (1707/ 1794); Galliari Fabrizio (1709/ 1790)

Cronologia: ca. 1750

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta bianca / inchiostro bruno, acquerellatura grigia

Misure: 305 mm x 210 mm

Notizie storico-critiche: Il disegno si riferisce all'opera "La Vittoria di Imeneo" tenutasi al Teatro Regio di Torino nel 1750 in occasione delle nozze di Vittorio Amedeo, Principe di Piemonte, con Maria Antonia di Spagna. Per il medesimo avvenimento Fabrizio Galliari realizzò anche un loggiato per l'ostensione della Santissima Sindone ed eseguì pure una "Prospettiva del Castello Reale verso la contrada Po", cioè della facciata di Palazzo Madama creato da Filippo Juvarra. A quest'epoca i fratelli Bernardino e Fabrizio Galliari svolgono una cospicua attività teatrale operando sia per i due teatri torinesi, il Regio ed il Carignano, sia per il Regio Ducale di Milano, producendo annualmente le scene per almeno cinque opere teatrali serie ed un numero imprecisato di opere buffe. Bernardino è anche autore di dipinti (suoi sono inoltre i sipari dei due teatri torinesi) e di decorazioni ad affresco col fratello Fabrizio (Villa Verri a Biassono, 1749, Villa Bettoni a Bogliaco, 1761, Villa Crivelli a Castellazzo di Bollate, 1750-60, Villa Visconti a Brignano). Insieme operano pure per il teatro di Lodi (1760) e Parma (1769) ma si recano anche a lavorare a Vienna e Innsbruck. A Milano nel 1771allestiscono le decorazioni per le feste nuziali di Ferdinando d'Austria e della principessa Maria Beatrice d'Este, occasione in cui venne rappresentato al Ducale "Il Ruggiero" e l "Ascanio in Alba" del giovane Mozart. Nel 1772 Bernardino si recò con i nipoti alla corte di Federico a Berlino e qui prestò la sua opera di scenografo per il Teatro Reale e di decoratore per la Chiesa di S. Edvige. I due fratelli furono attivi anche in Francia e per l'Operà di Parigi. Nel 1778 Bernardino e Fabrizio, nominati professori all'Accademia di Torino, realizzarono le scene per l'opera inaugurale del nuovo Teatro alla Scala, "Europa riconosciuta" di A. Salieri.
La sicura impostazione spaziale prospettica di questo raro disegno, noto solo da incisioni, di cui una realizzata da J. P. Le Bas presente nella stessa collezione Lampugnani (n. inv. 4779b), chiusa dalla struttura circolare del tempio, fa da sfondo all'animata scena in primo piano, raccolta verso il proscenio, lasciata in penombra con quel gusto per le ombreggiature che risente delle soluzioni analoghe, ancora barocche, proposte dalla scenografia juvarriana. Secondo la Viale Ferrero, che pubblica il disegno della Raccolta Lampugnani indicandone la collocazione, riguardo alle scene prodotte per l'opera ritiene che "Avvezzi per lunga consuetudine alle molteplici esperienze della scenografia barocchetta gli spettatori della Vittoria di Imeneo poterono apprezzare al giusto valore l'abilità con cui Fabrizio seppe trasformare l'assedio della città di in un paesaggio arcadico, abilmente rilevato da qualche pizzico di rovinismo e di esotismo; o la disinvoltura con cui ridusse il Luogo magnifico ad un traforato incastro di forme architettoniche squisitamente incosistenti, il Tempio ad un leggiadro salotto" (M. Viale Ferrero, "Scenografi e costumi" in "Il teatro Regio di Torino", 1970, p. 169-70, p. 163).
Sono noti altri disegni dei fratelli Galliari che si riferiscono a quest'opera, oggi conservati presso la Biblioteca Reale ed il Museo Civico di Torino (cfr. M. Viale, "Disegni dei Galliari per la Vittoria di Imeneo" in Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, 1950-51).
Si segnala che l'opera in esame, come indica la scritta apposta dal collezionista Lampugnani sul supporto, venne visionata nel 1973 da M. Viale Ferrero, che indica come le figurette siano applicate sopra il disegno, e che questo venne prestato in occasione della mostra di Torino del 1963 sui Galliari (si conserva la ricevuta). Nell'archivio del museo è conservato il frontespizio di una "Raccolta di svariati disegni dei migliori autori si' antichi che moderni, la maggior parte inediti raccolti e fotografati per cura del fotografo Besso Vittorio da Biella (...) Biella 1867" in cui Lampugnani indica che è riportato il disegno.

Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Ranzi, Anna (2007)

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