Scena raffigurante Gabinetto elegantemente decorato

Basoli Antonio (attr.)

Scena raffigurante Gabinetto elegantemente decorato

Descrizione

Identificazione: Interno

Autore: Basoli Antonio (attr.) (1774/ 1848)

Cronologia: ante 1848

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta bianca / inchiostro bruno, acquerellatura colorata

Misure: 270 mm x 175 mm

Notizie storico-critiche: Questa particolare scena con interno architettonico riccamente adornato, reso con un impianto compositivo complesso in cui l'ambiente si apre simmetricamente ai lati del portale, denota nell'uso elegante dei colori una notevole raffinatezza pittorica, propria di Antonio Basoli, autore che fu professore di architettura all'Accademia Clementina di Bologna, rinomato oltre che per la sua tecnica esecutiva accurata, per il numero veramente cospicuo di opere realizzate nella sua lunga vita, nella quale si dedicò alla scenografia ed alla pittura con grande intensità (cfr. A.M. Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento, 2002), come egli stesso ricorda nel Memoriale da lui stesso scritto, su cui si veda "La vita artistica di Antonio Basoli" a cura di F. Farneti e V. Riccardi Scassellati Sforzolini, in cui compaiono "Casa magnifica per il Teatro di Sant'Arcangelo" (1822) e "Portico detto della Morte" (1831?) che rivelano alcune analogie con il disegno in esame.
L'opera è giunta probabilmente in collezione Lampugnani attraverso un'asta, di cui il collezionista ha conservato in archivio un ritaglio; una fotografia del 1972 ne attesta la presenza in collezione a tale data.

Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Ranzi, Anna (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).