Cavallo che pascola

Scuola di Kyoto

Cavallo che pascola

Descrizione

Identificazione: Animale

Ambito culturale: Scuola di Kyoto

Cronologia: ca. 1750 - ca. 1799

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: avorio tinto; avorio dipinto

Misure: 35 mm x 17 mm x 45 mm

Descrizione: Netsuke raffigurante un cavallo con il collo e la testa piegati, intento a brucare con gli zoccoli molto ravvicinati. I due fori dell'himotoshi, uno di dimensioni maggiori rispetto all'altro, si trovano sul retro della composizione.

Notizie storico-critiche: Questo esemplare della collezione Lanfranchi esemplifica una tra le più antiche tipologie di netsuke con cavalli; le sue origini si possono far risalire per lo meno al XVIII secolo, periodo durante il quale furono attivi alcuni maestri che si dedicarono all'intaglio di analoghi netsuke, soprattutto tra quelli residenti a Kyoto. E' infatti molto probabile che questa postura, prediletta perché consentiva di sfruttare al meglio la forma della zanna d'avorio tendente per natura a restringersi in prossimità della punta, fosse concepita per primo da Tomotada, per poi essere utilizzata con risultati di grande intensità da Yoshinaga - artista anch'egli citato nel Soken kisho del 1781 - e i suoi allievi, ai quali si può attribuire un certo numero di netsuke con cavalli non firmati (Ducros 1987, p. 47, figg. 26 e 32). Tra le tante, un'opera molto simile a questa, per composizione e scelta della sezione di zanna, è illustrata in "International Netsuke Society Journal", XXV, inverno 2005, 4, p. 51.

Collezione: Collezione di netsuke di Giacinto Ubaldo Lanfranchi del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Morena, Francesco (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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