Applique
manifattura di Meissen
Descrizione
Ambito culturale: manifattura di Meissen
Cronologia: ca. 1763 - ca. 1774
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: bronzo / doratura; porcellana
Misure: 18 cm x 13 cm x 25 cm
Descrizione: Applique in bronzo dorato con fiori in porcellana bianca disposti diagonalmente.
Notizie storico-critiche: La manifattura di Meissen, luogo non lontano da Dresda venne fondata per volere di Augusto II di Sassonia. Dopo una serie di esperimenti a partire dal 1694, di E.W. von Tschirnhausen e, soprattutto, dell'alchimista J. F. Bottger al quale si deve l'invenzione dell'impasto, a base di caolino, quarzo e fondente, che costituisce la porcellana, la produzione vera e propria iniziò nel 1710. Inizialmente la fabbrica venne diretta da Augusto II di Sassonia in persona fino al 1733, anno della sua morte, per poi passare a suo fratello Augusto III insieme al conte Heinrich von Bruhl fino al 1763. Nel 1724 venne introdotta la marca di fabbrica costituita da due spade incrociate dipinte di blu sottovernice, rimasta fino ai nostri giorni. Dal 1710 al 1719 la produzione è sperimentale, caratterizzata da una grande sobrietà e da un forte senso plastico; dal 1720 al 1756 è il momento più importante della manifattura, con la ripresa dello stile Imari con rosso e oro predominante. 1763-1774 periodo del "Punto" per l'uso di inserire un punto fra le else delle spade, è detto anche "periodo Accademico"; 1774-1814 periodo "Marcolin" dal nome del conte Camillo che diresse la manifattura. 1890-1910 quello Floreale. La piccola applique mostra una grande perizia esecutiva, non solo nell'aspetto ceramico, ma anche nel trattamento del bronzo, lavorato come sottile lamina tanto da imitare la frastagliatura delle foglie delle rose.
Il manufatto in precedenza si trovava nel piano seminterrato di Villa Necchi.
Collocazione
Milano (MI), Casa Necchi Campiglio
Credits
Compilazione: Faraoni, Monja (2004)
Aggiornamento: Basilico, Andrea (2011); Basilico, Andrea (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p030-03460/
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