Ritratto di Maria Walewska
Isabey Jean-Baptiste
Descrizione
Autore: Isabey Jean-Baptiste (1767/ 1855), pittore
Cronologia: 1812
Materia e tecnica: carta / acquerellatura
Misure: 95 mm x 130 mm
Descrizione: Acquerello su carta raffigurante una giovane donna in abito bianco, inserito in una cornice ovale in bronzo dorato. Miniatura di Jean-Baptiste Isabey (1767-1855), 1812; opera firmata e datata.
Notizie storico-critiche: La miniatura è opera del pittore francese Jean-Baptiste Isabey (1767-1855
). L'artista francese, sfruttando la moda del tempo di Luigi XVI, diventa noto per le sue miniature, realizzate per scatole, tabacchiere e bottoni per l'abbigliamento. La moda della corte si diffonde presto tra la borghesia, facendo aumentare la domanda di miniature e portando così Isabey a ela
borare una modalità pittorica tanto veloce quanto personale: una tecnica
rapida, meno attenta e precisa, ma che gli permette di trattare con naturalezza tanto l'incarnato quanto i tessuti degli abiti e i decori nei capelli. Dal 1810 utilizza una sorta di carta velina simile alla pergamena, ma più facile da tendere, che fissa su una lastra di metallo smaltata sul dav
anti. Gli accordi cromatici resi possibili da questa tecnica sono in questo genere di opere la misura della loro bellezza. L'acquerello raffigura una giovane donna a mezzo busto, dall'incarnato roseo e dalla piccola bocca rossa a cuore. Indossa un abito bianco ornato da rose, che compaiono anche sull'acconciatura, da cui parte un raffinato velo che scende fino alla vita, dove è fermato da un nastro rosa. La donna raffigurata è la contessa
Maria Leczynska Walewska (1786-1817), che ebbe, nel 1810, un figlio da Napoleone I, divenuto poi Ministro degli Esteri francese dal 1855-1860. L'opera, firmata e datata 1812, faceva parte della collezione dell'imprenditore milanese Alighiero de' Micheli (1904-1995), composta da più di 140 ogge
tti e donata al FAI dopo la sua morte con legato testamentario. L'intera raccolta è stata collocata nella camera della Principessa di Villa Necchi
Campiglio a Milano, con un allestimento di Filippo Perego che ha l'obiettivo di ricostruire il salotto del collezionista, dove originariamente erano custodite le opere. Facevano parte della collezione dipinti veneti (Rosalba Carriera e Canaletto), miniature di Jean-Baptiste Isabey, mobili e orologi francesi, specchiere veneziane, ceramiche milanesi, porcellane francesi e cinesi, tabacchiere francesi, inglesi e tedesche.
Collocazione
Milano (MI), Casa Necchi Campiglio
Credits
Compilazione: Faraoni, Monia (2004)
Aggiornamento: Basilico, Andrea (2011); Basilico, Andrea (2012); Bulla, Caterina (2019); Colombi, Martina (2021)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p030-03524/
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