Scrivania
manifattura italiana
Descrizione
Ambito culturale: manifattura italiana
Cronologia: ca. 1810 - ca. 1815
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno di mogano / intaglio
Misure: 118 cm x 90 cm x 86 cm
Descrizione: Scrivania da centro di forma ovale con cassa in mogano, ripiano apribile con meccanismo centrale che alza all'interno un piano a leggio; ai lati due cassetti segreti, sedia incorporata nel mobile, sei supporti a sciabola con piedi a zampa di leone, decori a mascheroni.
Notizie storico-critiche: Nei primi anni del secolo XIX, quando i Lorena dovettero lasciare la Toscana allÂ'occupazione francese, il gusto degli arredi guardò agli stili francesi dellÂ'epoca (Direttorio e Impero). Ne è lÂ'esempio più cospicuo per qualità e ricchezza il massimo palazzo fiorentino, sede dei governi, palazzo Pitti. Vi lavora uno dei più insigni ebanisti toscani del momento, Giovanni Socci. Eseguì tra lÂ'altro per Elisa Baciocchi (sorella di Napoleone, granduchessa di Toscana) due sécretaires da viaggio regalati poi a Bonaparte stesso e dei quali uno oggi si trova nel Garde Meuble parigino, lÂ'altro, insieme a una replica, nello stesso palazzo Pitti (descrizione di quello di palazzzo Pitti: Si apre scorrendo su rotaie a rullo e rivela scrivania con poggiamano in cuoio verde rialzabile a leggio e ai lati cassette per incartamenti e scansie con palchetti e cassetta. AllÂ'interno i nomi di artista e commissionario: "Gio. Socci Ebanista eseguì - Gio. Poggi primo Guardaroba - Ordinò Anno 1807 -Firenze")
Il pezzo della Villa è dei Socci, probabilmente più tardo di quello citato nel testo.
Collocazione
Milano (MI), Casa Necchi Campiglio
Credits
Compilazione: Faraoni, Monja (2006)
Aggiornamento: Basilico, Andrea (2011); Basilico, Andrea (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p030-06374/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).