Tappeto
manifattura persiana
Descrizione
Ambito culturale: manifattura persiana
Cronologia: ca. 1900 - ca. 1910
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: seta
Misure: 190 cm x 140 cm
Descrizione: Tappeto di manifattura Tabriz in seta policroma con bordura più esterna a "nube", altra cornice a fondo blu; campo rosso su cui si dispone centralmente un vaso con fiori, ai lati due figure, quella più anziana inginocchiata, quella più giovane in piedi.
Notizie storico-critiche: Tabrizi è la capitale dell'Azerbaijan persiano. La sua posizione di guardia dei confini settentrionali e di crocevia di diverse strade carovaniere le ha dato una lunga storia di sconfitte e rinascite. La produzione di tappeti sembra essere già presente a partire dall'VIII secolo, con una creazione di notevoli esemplari sino al XVI. Dal XVIII secolo i grandi laboratori cessarono di operare lasciando unicamente spazio a una produzione per uso locale, per poi assistere ad una nuova rinascita della manifattura nel XIX secolo. Nel tappeto in esame compare nella bordura la "fascia di nubi" di derivazione cinese, mentre il motivo centrale è quello dello "zil-i-sultan", un vaso fiorito collegabile all'antico simbolismo della fertilità. La presenza di figure indica chiaramente una datazione agli inizi del novecento, quando si diffonde questa tipologia decorativa. Per quanto riguarda la policromia, non vi sono colori definiti, anche se spesso si ha il rosso terracotta ottenuto dalla robbia insieme ai colori sintetici. Infine, l'ordito in seta con rasatura bassa è uno dei motivi principali della delicatezza dell'opera, tanto da suggerire l'uso come oggetto appeso piuttosto che a calpestio.
Collocazione
Milano (MI), Casa Necchi Campiglio
Credits
Compilazione: Faraoni, Monja (2006)
Aggiornamento: Basilico, Andrea (2011); Basilico, Andrea (2012)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p030-06484/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).