Mascherone femminile
primitivo Bajokwe
Descrizione
Ambito culturale: primitivo Bajokwe
Cronologia: 1800 - 1849
Materia e tecnica: legno
Misure: 19 cm x 14 cm x 26 cm
Descrizione: Maschera di danza Mwanapwo
Notizie storico-critiche: Primitivo Bajokwe, regione di Kasai, Zaire. Si veda l'expertise di Franco Monti allegato alla documentazione fotografica. Maschera facciale dal volto ovale, superficie levigata e dipinta di colore bruno-rossastro. Elementi caratterizzanti sono i grandi occhi a mandorla la cui presenza è amplifi
cata dalle curve disegnate dellÂ'arcata sopraccigliare e delle scarificaz
ioni che attraversano le guance. Tre linee di scarificazioni cheloidale sono poste anche lungo lÂ'attaccatura dei capelli. Il setto nasale, sottil
e e diritto, è percorso da unÂ'incisione che si prolunga sulla fronte e
nelle scarificazioni cheloidali sul mento. Bocca sporgente semiaperta, con labbra che formano due triangoli sovrapposti. Elaborata acconciatura in fibre vegetali intrecciate cui sono agganciate palline dÂ'argilla, alcune
delle quali (parte posteriore) sono andate perse. Il termine pwo significa Â'donnaÂ'. La maschera originariamente rappresentava una donna anziana
e con essa la figura dellÂ'antenata che propizia la fertilità . Gli occhi
chiusi a fessura evocano la figura della morta, mentre i tratti sottili del volto, le decorazioni facciali e lÂ'acconciatura sono espressione del
modello locale ideale di femminilità , così come i seni di legno che comp
aiono su costume del danzatore i cui movimenti riprendono quelli aggraziati delle donne. Le maschere sono scolpite e portate da uomini e ne rispecchiano quindi valori ed estetica. In molti contesti sono utilizzate come strumento di controllo delle donne. Le maschere pwo hanno nel tempo cambiato la loro identità , passando a rappresentare una giovane donna (Mwana Pwo)
che ha appena superato il proprio rito dÂ'iniziazione ed è quindi candid
abile al matrimonio. Questo mutamento secondo alcuni interpreti indica una trasformazione della società chokwe in cui le donne più giovani sono di
ventate più desiderabili di quelle mature. Secondo altri si tratterebbe n
on di una sostituzione ma di un affiancamento alla figura della donna compiuta e realizzata di quella acerba che ancora deve esprimersi nella sua pienezza (Cameron 1998, Jordan 1998). Se solitamente le maschere mostrano generalmente aggressività nei confronti delle donne, nelle danze della masc
here pwo si invitano ad assistere nonne, madri e sorelle degli uomini iniziati: la maschera rappresenta il loro emissario allÂ'interno della societ
à iniziatica maschile mukanda. (Ivan Bargna)
Collocazione
Varese (VA), Villa e Collezione Panza
Credits
Compilazione: Cresseri, Marco (2008)
Aggiornamento: Gasparini, Erica (2021)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p100-01420/
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