Soggetto storico-allegorico
Gonin, Francesco
Descrizione
Autore: Gonin, Francesco (1808/ 1889), esecutore
Cronologia: post 1830 - ante 1885
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tela / pittura a olio
Misure: 52 cm x 57 cm
Descrizione: Dipinto entro cornice intagliata e dorata.
Trapassi graduali di chiaroscuro nella resa dei volumi, morbidezza negli incarnati e nei panneggi. Alternanza di colori caldi e freddi, vistosità nella resa dei costumi.
Notizie storico-critiche: Francesco Gonin: la sua specializzazione fu in ritratti storici, paesaggi e scene di genere. Ideò incisioni per illustrare opere letterarie.
Numerosi suoi ritratti, quadri storici ed affreschi si trovano presso le varie dimore sabaude (Sala della Verna, al Castello di Racconigi e Sala da Ballo al Palazzo Reale di Torino) e in alcune chiese di Torino, oltre che nelle nuove ali di Palazzo Cisterna (1867). Una sala della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova, riservata come sala d'attesa del re, è decorata dal Gonin.
Una sua opera dal titolo La Rocca di Sapay presso Viù (Roccia con pascolo), datata 1850, è esposta permanentemente presso la Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Torino.
Francesco Gonin è altresì noto per avere illustrato I promessi sposi di Alessandro Manzoni, nell'edizione riveduta del 1840, seguìta dalla Storia della colonna infame.
Le sue opere si possono vedere presso il Civico museo manzoniano al Caleotto di Lecco nella sala IX della "Quarantana", l'edizione da lui illustrata de I Promessi Sposi (Milano, Guglielmini e Redaelli, 1840).
Anche suo figlio Guido fu un apprezzato pittore.
Collocazione
Casalzuigno (VA), Museo Villa della Porta Bozzolo
Credits
Compilazione: Basilico, Andrea (2018)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p290-00031/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).