Piatto fondo
manifattura milanese
Descrizione
Ambito culturale: manifattura milanese
Cronologia: ca. 1750
Tipologia: ceramiche
Materia e tecnica: maiolica / pittura
Misure: Ø 23.7 cm
Descrizione: Piatto fondo decorato a cineserie (raro).
Notizie storico-critiche: Manufatto attribuito a Felice Clerici.
Felice Clerici (Milano, 1710 circa - Milano, 1780) è stato un ceramista italiano. Originario di una famiglia di commercianti di articoli di importazione di seta e di lusso, gestiti dal fratello Francesco, nel 1726 Clerici fu nominato erede del patrimonio familiare e decise di fondare una prestigiosa fabbrica di maioliche milanese, inaugurata il 18 ottobre 1745 presso Sant'Ambrogio sul Naviglio, che già dieci anni dopo contava oltre una quarantina di operai. Clerici in questa sua iniziativa imprenditoriale seguì l'esempio delle Porcellane di Meissen sviluppate dal 1708 in Sassonia da Ehrenfried Walther von Tschirnhaus.
La tipologia del materiale prodotto variò sin dagli esordi, includendo vasellame, statuette e decorativo, ed ispirandosi, per quanto riguarda la fantasia decorativa pittorica, al gusto orientale e a produzioni liguri, lodigiane e francesi. In seguito inventerà formule decorative originali, dette "alla milanese".
La macinatura degli ingredienti per l'incrostatura delle maioliche era effettuata al mulino della Cavalchina, presso Sant'Angelo; le terre fittili erano importate prevalentemente dalla provincia di Novara; la produzione, seppure di crescente qualità, non si allontanò mai decisamente da un carattere artigiano.
Tra i pittori che collaborarono con Clerici, si può citare Pasquale Rubati, che nel giro di pochi anni aprì una manifattura propria in concorrenza con il suo ex-principale.
L'attività della fabbrica iniziò a declinare durante il secolo successivo.
Collocazione
Casalzuigno (VA), Museo Villa della Porta Bozzolo
Credits
Compilazione: Basilico, Andrea (2018)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p290-00121/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).