Maddalena
Rizzoli, Giovan Pietro detto Giampietrino (e aiuti)
Descrizione
Autore: Rizzoli, Giovan Pietro detto Giampietrino (e aiuti) (1480/85-1553), pittore
Cronologia: 1500 - 1549
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tavola / pittura a olio
Misure: 49.5 cm x 4 cm x 65 cm ; 63 cm x 4 cm x 77 cm
Descrizione: Il dipinto, a olio su tavola, raffigura Maria Maddalena penitente. Si tratta di una delle numerose versioni di questo soggetto realizzate da Giampietrino, le cui Maddalene oscillano sempre tra santità ed eros. L'opera, di
formato rettangolare, è orientata in verticale e dotata di una cornice l
ignea dorata del XIX secolo.
Notizie storico-critiche: Accanto a Santa Caterina dÂ'Alessandria, Maria Maddalena costituisce uno
dei soggetti iconografici più frequentati da Giovan Pietro Rizzoli, detto
Giampietrino, e senza dubbio uno dei più rappresentativi della sua produ
zione. Si deve infatti proprio a questo artista, allievo di Leonardo a Milano, lÂ'invenzione di un nuovo filone iconografico, apprezzatissimo dalla
committenza privata: quello delle sante raffigurate in chiave sensuale-religiosa. Se le prime soluzioni dellÂ'artista sono più velate e influenza
te dal linguaggio leonardesco, con il passare del tempo le mani e i capelli delle sante accentuano la valenza erotica del dipinto, mentre lÂ'influe
nza di Leonardo si affievolisce per lasciare spazio a rappresentazioni sempre più convenzionali e appesantite. Queste opere ebbero enorme successo,
come testimonia lÂ'esistenza di numerose repliche e varianti della stess
a invenzione, prodotte dalla bottega dellÂ'artista oppure da suoi seguaci
e imitatori. Tra le Maddalene più fortunate, compare anche quella che pr
ecede questo dipinto, da cui sono state tratte più versioni. La santa è
raffigurata nuda, a mezzo busto, in preghiera; i suoi capelli, intrecciati allÂ'altezza dellÂ'ombelico a formare una sensualissima cintura, si dis
tribuiscono dando risalto ai seni e alle braccia. LÂ'ambientazione in un
paesaggio roccioso, a cui Â' probabilmente in un secondo momento Â' sono
stati aggiunti dei piccoli fiori, allude con tutta probabilità alla grot
ta di Sainte-Baume, in Provenza, dove secondo la Â'Legenda aureaÂ' di Ja
copo da Varazze la Maddalena avrebbe trascorso gli ultimi anni della sua vita da eremita. In primo piano, sulla sinistra, è raffigurato il tradizio
nale attributo della santa: il vasetto di alabastro, utilizzato per ungere i piedi di Cristo durante la cena presso Simone il Fariseo. Le evidenti cadute di stile sono dovute in parte a ridipinture successive, in parte alla mano di collaboratori dellÂ'artista. Di questa immagine, come già anti
cipato, esistono numerose versioni: sicuramente autografe sono le Maddalene oggi conservate allÂ'Hermitage di San Pietroburgo (inv. ??-10279), ai
Musei Civici di Pavia (inv. P 121 b), al Museo di Capodimonte e allo Staatliche Museen di Berlino, ma anche nella collezione Solbiati di Busto Arsizio e in una raccolta privata fiorentina. Altre due versioni sono state registrate in due collezioni romane: nel 1920 presso i Bonacossi e prima del 1968 nella collezione Sestieri. Altrettanto fortunata è una seconda vers
ione del medesimo soggetto, nella quale la Maddalena ha le braccia incrociate sul petto: tra gli esemplari più significativi di questa invenzione,
si ricordano i dipinti conservati alla Pinacoteca di Brera (già a Milano,
raccolta cardinal Monti), in una collezione privata padovana (già a Mila
no, collezione Stadion) e nella cattedrale di Burgos.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2p390-01739/
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