Dolore o Mystica

Alberti, Achille

Dolore o Mystica

Descrizione

Identificazione: Allegoria del dolore

Autore: Alberti, Achille (1860/ 1943), esecutore

Cronologia: ca. 1894

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: gesso

Misure: 25 cm x 37 cm x 87 cm

Notizie storico-critiche: L'esemplare in marmo, presentato alle "Esposizioni Riunite" di Milano nel 1894 (Cartella Gelardi, 1932, p. 108), fu acquistato dalla commessione governativa per il Museo Nazionale d'Arte Moderna di Roma. E' infatti del 15 novembre 1894 una ricevuta dell'Economato dell'Academia di Belle Arti di Milano, in cui si attesta la vendita del busto. Suggerì ai poeti Gino Oggioni e Gian Pietro Lucini due sonetti, da cui trasse ispirazione il Marescotti nel paragonare la statua ai busti di Donatello, per la delicatezza dei dettagli e la profondità di pensiero. Per gli stessi motivi fu apprezzato dai giornali dell'epoca. Nel 1911 partecipò alla Sesta Esposizione Internazionale di Barcellona (cartella Gelardi, 1932, p. 110), dove fu premiata con la medaglia d'oro.
Nel 1943, alla morte dell'Alberti, i gessi pervennero all'Ospedale e poco tempo dopo furono trasferiti a Zelobuonpersico (Milano) perché non venissero dannegiati dal conflitto. Nel 1948 il Bignami, in una lettera al presidente dell'Ospedale, espresse il desiderio di recarsi a Zelobuonpersico per operare una cernita dei pezzi, secondo la volontà testamentaria dell'Alberti stesso. In quell'anno i gessi, accuratamente vagliati dal Bignami, furono trasportati di nuovo alla Cà Granda, dove trovarono la loro sistemazione definitiva.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Casero, Cristina (2002)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).