Busto di Giovanni Ballerio

Ambito lombardo

Descrizione

Identificazione: Giovanni Ballerio

Ambito culturale: Ambito lombardo

Cronologia: ca. 1918

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo

Misure: 56.5 cm x 27 cm x 58 cm

Notizie storico-critiche: Giovanni Ballerio, medico dell'Ospedale Maggiore, cadde durante la Grande Guerra presso Gorizia, dove prestava servizio come tenente, mentre si prodigava in soccorso dei feriti. Il padre Enrico nominò proprio erede universale l'Ospedale, con l'obbligo di intitolare un padiglione al figlio e di farne eseguire il ritratto commemorativo, oltre che il proprio e quello della moglie (cfr. Quadreria dei Benefattori, cat. nn. 543, 565 e 566). Nel padiglione doveva essere esposto il busto in bronzo del figlio Giovanni, più volte menzionato nelle carte testamentarie ma che oggi non risulta far parte delle raccolte; nell'ufficio dei medici dello stesso padiglione dovevano invece essere collocati "il suo ritratto in grande formato a mezzo busto ed uno piccolo che trovasi nel mio studio ed il modello in gesso del suo busto". Come si vede, non è menzionato l'esemplare in marmo che invece figura a tutt'oggi nelle collezioni e che -si può ipotizzare -fu probabilmente ricavato da quelli ricordati in gesso ed entrò nelle raccolte per via ereditaria. Fonte iconografica dell'opera, sicuramente eseguita post mortem, sono le fotografie conservate nel fascicolo dell' Archivio, utilizzate anche da Carrà per il ritratto ufficiale della Quadreria. Il busto, la cui esecuzione va posta poco oltre il 1917, colpisce per la sua modellazione semplificata, quasi sulla linea del movimento Valori Plastici le cui tendenze già si preannunciano nel coevo dipinto di Carrà. Se ne registra un restauro nel 1965, ad opera della Ditta Palazzi, per riparare un lieve danneggiamento subìto durante i bombardamenti.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico