Acquasantiera da parete
Richini, Giovanni Antonio; Grazioli, Ponti
Descrizione
Autore: Richini, Giovanni Antonio (sec. XVIII ), disegnatore; Grazioli, Ponti (sec. XVIII ), esecutore
Ambito culturale: bottega lombarda
Cronologia: post 1766post 1950 - ante 1974
Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica
Materia e tecnica: marmo bianco; marmo grigio
Misure: 38 cm x 27 cm x 36 cm
Descrizione: Vasca a conchiglia con motivo ornamentale bacellato; sulla fronte, fissato con malta cementizia, un volto di cherubino
Notizie storico-critiche: Le vicende architettoniche e storiche della chiesa di S. Maria Annunciata all'Ospedale Maggiore attestano il sovrapporsi nei secoli di diverse fasi costruttive; tra i contributi più recenti al proposito si rimanda agli studi di L. Grassi (La Cà Granda..., 1981, pp. 119-120) e M. C. Nasoni (in Le Chiese di Milano, a cura di M. T. Fiorio, Milano 1985, p. 259), con riferimenti alla bibliografia precedente.
Quanto alla coppia di acquasantiere ad oggetto, alcuni rinvenimenti documentari effettuati presso AOM hanno permesso di risalire all'autore e alla datazione. Del giugno 1766 è la perizia effettuata dall'"ingegnere Gio. Antonio Ricchini dei due lavelli giusto il suo disegno eseguiti dai marmorari Grazioli e Ponti per l'acqua santa nella chiesa della SS. Annunziata all'Ospedale Maggiore", lavelli che ritengo possano essere identificati con i nostri, coerenti, per quanto riguarda la parte ornamentale "a volto d'angelo" con una datazione al XVIII secolo. Da un riferimento documentario del 19 gennaio 1961 relativo al preventivo spese per le opere di completamento e arredamento della chiesa, evidentemente conseguente ai danni subiti nel bombardamento dell'agosto 1943, si apprende che "mancano le acquasantiere, erano formate da due testine marmoree di angeli che portavano due conchette pure di marmo a forma di conchiglie; le teste sono state salvate e devono essere murate nell'interno della chiesa ai lati della parte centrale; si dovranno rifare le due conchiglie marmoree che andarono distrutte nel bombardamento e le ali di uno dei due angeli". Sugli interventi di restauro si rimanda al volume di L. Grassi (1972). Da tali dati si apprende, dunque, che come si presentano oggi le acquasantiere sono frutto di un assemblaggio tra quanto è rimasto di quelle originarie, nella fattispecie l'elemento ornamentale, e il supporto ricostruito in epoca recente.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Squizzato, Alessandra (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n030-00002/
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