Incoronazione di Maria Vergine
Ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: Ambito lombardo
Cronologia: post 1600 - ante 1649post 1700 - ante 1750
Tipologia: pittura
Materia e tecnica:
Misure: 316 cm x 355 cm
Descrizione: Una finta cornice dall'esuberante apparato ornamentale, con volute laterali, vasi e ghirlande di fiori inquadra la scena vera e propria dell'Incoronazione, come a costituire un prolungamento dell'altare sulla parete
Notizie storico-critiche: C. Chiodi nel 1939 (pp.93-95) riferisce che il primitivo oratorio di S. Naria Nascente, risalente forse ai secc. XII/ XIII, viene demolito in età barocca e ricostruito secondo il gusto dell'epoca, nelle forme con cui si presenta oggi; non cita esplicitamente gli affreschi in questione, ma sottolinea che l'amministrazione ospedaliera ha sempre provveduto al rinnovo degli arredi sacri e al restauro del fabbricato.
La costruzione dell'edificio doveva essere conclusa almeno nel 1689, come risulta da una ordinazione di arredi sacri "per uso della celebrazione della messa nell'oratorio di Coronate" stesa il 9 settembre di quell'anno e indirizzata all'agenzia di Fallavecchia, ritrovata in AOM. Del 1709 è la decisione che si rifacciano, ad opera dell'Ing. dell'ospedale Carlo Francesco Possagni, i muri laterali "più alti di quelli che sono al presente" dell'oratorio che si dice essre già all'epoca "in molto cattivo stato". La mancanza di dati documentari relativi al ciclo di affreschi e il cattivo stato in cui versano, soprattutto i due santi delle pareti laterali solo parzi
almente discialbati, rendono difficile una collocazione cronologica e attributiva dell'opera, che ritengo stilisticamente riferibile alla prima metà del XVII secolo. Raccolgo il suggerimento del dott. Daniele Cassinelli nell'avvicinare il ciclo alla personalità di Giovanni Battista De Advocatis, pittore di secondo piano piuttosto attardato la cui attività, in particolare dei primi decenni del secolo, è stata solo di recente ricostruita (vd. Pittura ad affresco nell'Abbiatense..., pp. 24-26). Alcuni tratti stilistici, come il forzato turgore anatomico del braccio del S. Giovanni Battista, una certa vacuità nelle espressioni e goffagine delle posture avvicinano il ciclo ad altre soluzioni sperimentate dal pittore (cfr. pala della parrocchiale di S. Giovanni Battista a Robecco sul Naviglio, forse 1620; pala dell' eremo di S. Caterina del Sasso presso Varese datata 1612; ciclo in S. Francesco a Saronno datato 1605; lunetta con l'Ultima Cena presso convento dell'Annunziata di Abbiategrasso).
La cornice illusionistica che circonda l'affresco sembra di gusto posteriore, più prossimo al XVIII secolo. Dati i diversi segni che la muratura absidale presenta è possibile che essa, come l'intera zona presbiteriale, abbia subito diversi "allestimenti" a seconda delle preferenze del periodo. Diversi devono essere stati gli interventi di restauro e ridipintura attuati nel corso dei secoli: tra gli ultimi, quello del 1959 comprendeva "ricorsa del tetto, riparazione dei muri estreni, rifsacimento degli intonaci esterni e interni, tinteggiature delle pareti interne ed esterne". Del 1942 è la notifica d'interesse artistico stabilita dal Ministero dell'Educazione Nazionale/ Direzione generale della arti per l'oratorio di Coronate descritto come "del sec. XIII rifatto alla fine del '600". Anche le due piccole sculture lignee seicentesche raffiguranti S. Giovanni Battista (Sculture 75) e la Madonna col Bambino (Sculture 55) in origine presso l'oratorio, sembrano confermare il riferimento al XVII secolo.
L'oratorio è noto anche con l'intitolazione all'Incoronazione di Maria.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Squizzato, Alessandra (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n030-00130/
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