Ritratto di Enrico Zonda
Galli, Riccardo
Descrizione
Identificazione: Enrico Zonda
Autore: Galli, Riccardo (1869/ 1944)
Cronologia: post 1915
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 120 cm x 200 cm
Notizie storico-critiche: Alla generosità di Enrico ed Emilio Zonda, facoltosi industriali nel ramo vinicolo, si dovette la costruzione del padiglione di chirurgia che, innalzato tra il 1913 e il 1915 con una spesa di 300.000 lire, ancora ne ricorda il nome al Policlinico. Figlio di Amborgio Zonda, creatore della fortuna famigliare, Enrico diede buona prova nella conduzione dell'azienda paterna, del cui tracollo, seguito alla sua morte, fu responsabile la scarsa avvedutezza del fratello Emilio. Il ritratto lo presenta all'apogeo del successo economico e sociale, circondato dal prestigio procuratogli dall'iniziativa filantropica e dal lusso un po' posticcio dell'appartamento abitato con fratello in Foro Bonaparte.
La scelta dell'artista, compiuta con delibera del 6 maggio 1914, riuscì particolarmente gradita all'interessato che dal Galli era già stato ritratto nel 1908, con sua "intera soddisfazione", in una tela giunta poi anch'essa alla Quadreria attraverso l'eredità di Emilio Zonda (cfr. inv. 400 bis). Il 28 maggio l'incarico fu comunicato al pittore che a dicembre chiedeva una proroga nei termini di consegna lamentando ritardi nel compimento del'opera, peraltro "allo stato di avanzato abbozzo", dovuti alla difficoltà di far posare lo Zonda, sempre impegnato e spesso assente da Milano. Pronto per il 15 febbraio, il dipinto dovette figurare all'esposizione della Festa del Perdono e più tardi all'inaugurazione ufficiale del Padiglione Zonda, tenutasi con la partecipazione delle autorità cittadine il successivo primo maggio.
Le qualità di brillante ritrattista che garantirono a Riccardo Galli il favore della committenza milanese emergono dalla consumata maestria della resa, ancora di gusto scapigliato, della cornice ambientale riverberante di riflessi che avvolgono la figura del benefattore, colto nella spontaneità di un atteggiamento familiare, in un gioco di morbide trasparenze. Come osservava Carlo Bozzi a ritratto appena ultimato, l'unità di effetto è ottenuta "pur malgrado l'incontro di due luci e la singolare difficoltà dell'essere la luce più lontana anche la più vibrante, per quanto soltanto di riflesso".
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Pola, Francesca (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n040-00069/
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