Ritratto di Amalia Fabbri Fossati

Paoletti, Rodolfo

Descrizione

Identificazione: Amalia Fabbri Fossati

Autore: Paoletti, Rodolfo (1866/ 1930)

Cronologia: post 1921 - ante 1923

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 100 cm x 130 cm

Notizie storico-critiche: Proprietaria dell'albergo della Posta di Roma, dove si spense il 10 marzo 1916, Amalia Fabbri aveva disposto con testamento olografo del 1 gennaio 1915 di lasciare la somma di 150.000 lire all'Ospedale di Castelletto Ticino o, in caso di impedimenti, all'Ospedale Maggiore di Milano; se avesse goduto del lascito, l'Ente milanese avrebbe dovuto far eseguire il ritratto a mezza figura della benefattrice e quello a figura intera del defunto marito, Benedetto Fossati (cfr. inv. 421). Il contenzioso sorto con i parenti della Fabbri, che avevano impugnato il testamento, e con Castelletto Ticino, che essendo privo di ospedale non avrebbe avuto alcun diritto sul legato, si risolse in favore dell'Ospedale Maggiore con un'assegnazione ridotta a 50.000 lire; alla benefattrice e al marito fu quindi tributato l'onore del ritratto a mezza figura.
Le travagliate vicende connesse all'acquisizione del legato disposto dalla Fabbri ritardarono fino alla metà del 1920 il conferimento dell'incarico per l'esecuzione del ritratto. Anche questa procedura non si svolse senza intralci. Ad una prima assegnazione, del giugno 1920, a Evangelina Alciati, seguì quella a Cesare Fratino, del gennaio 1921. Non esiste documentazione relativa alle rinunce dei primi due artisti; comunque, il 10 marzo 1921 l'opera fu commissionata al Paoletti e venne approvata dalla Commissione Artistica il 17 marzo 1923.
L'artista, noto anche come illustratore e cartolinista, si è servito di tinte morbide e di contorni sfumati per realizzare questo ritratto.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico