Ritratto di Teresa Sanseverino Visconti di San Vito
Pansiotti Cambon D'Amico, Gilda
Descrizione
Identificazione: Teresa Sanseverino Visconti di San Vito
Autore: Pansiotti Cambon D'Amico, Gilda (1891/ 1986)
Cronologia: post 1930
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 100 cm x 130 cm
Notizie storico-critiche: La marchesa Teresa Sanseverino è effigiata tra i benefattori della Ca' Granda per volontà della figlia Mercedes Visconti di San Vito, che nel 1929 elargì all'Ospedale Maggiore 50.000 lire in memoria del fratello Ermes e della madre, chiedendo che di quest'ultima venisse eseguito il ritratto.
Teresa Sanseverino, nata a Milano nel 1838, aveva sposato giovanissima il marchese Carlo Ermes Visconti di San Vito. Una serie di sventure che si abbatterono sulla sua famiglia la portarono ad occuparsi di sofferenti e a fondare nel 1887 la Commissione dei Visitatori e delle Visitatrici che prestava la sua opera presso gli ammalati dell'Ospedale Maggiore, distribuendo conforto e aiuti economici ai bisognosi. La benefattrice si spense il 16 febbraio 1913, dopo che già da alcuni anni aveva perso totalmente la vista.
Mercedes, che aveva a suo tempo chiesto che il ritratto della madre fosse eseguito da Glauco Cambon, nel frattempo scomparso, raccomandò in una lettera dell'8 aprile 1930 che l'incarico venisse affidato alla vedova del pittore, Gilda Pansiotti, perché priva di mezzi e con figli da crescere. La Commissione Artistica, esaudendo i suoi desideri, commissionò l'opera alla pittrice il 10 giugno 1930. Il dipinto venne approvato il 7 novembre immediatamente successivo.
Allieva a Brera di Giuseppe Mentessi e Achille Cattaneo nei primi anni del Novecento, Gilda Pansiotti si era avvicinata alla pittura futurista dalla quale aveva ritenuto la tendenza a dipingere a colori vivaci, riscontrabile ancora in quest'opera. Le pennellate sono morbide ma decise, senza incertezze e sfumature, anzi la resa fisionomica è estremamente precisa, quasi al limite della caricatura. L'opera, pervasa da un grande senso di vivacità per l'incarnato vivo della ritrattata, per l'oro della poltrona e il rosso del fondo damascato, presenta un'iconografia piacevole e inconsueta rispetto a quella tradizionale usata nella Quadreria ospedaliera.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Pola, Francesca (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n040-00160/
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