Ritratto di Caterina Guglielmini Ballerio
Bucci, Anselmo
Descrizione
Identificazione: Caterina Guglielmini Ballerio
Autore: Bucci, Anselmo (1887/ 1955)
Cronologia: post 1931
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 120 cm x 200 cm
Notizie storico-critiche: Caterina Guglielmini con il marito, il maggiore Enrico Ballerio (cfr. inv. 471) decise di onorare la memoria del figlio Giovanni (cfr. inv. 470), medico dell'Ospedale Maggiore morto al fronte nel 1917, istituendo erede universale l'Ospedale stesso, con l'obbligo di intitolare un padiglione al giovane.
Il ritratto di Giovanni fu eseguito nel 1926 da Carlo CarrĂ , quello di Enrico nel 1930 da Gianfilippo Usellini.
L'opera fu commissionata il 10 giugno 1930 e approvata il 9 marzo 1931.
Il dipinto del Bucci appartiene a un periodo in cui l'artista ha ormai superato la sua adesione a "Novecento" - di cui era stato uno dei fondatori nel 1922 - non solo per il dissidio ideologico con Margherita Sarfatti, per il quale aveva rassegnato le sue dimissioni dal gruppo nel 1925, ma anche per divergenze artistiche che lo inducevano ad approfondire una linea di ricerca personale. Il ritratto esemplifica assai chiaramente, sia nella figura che nel paesaggio, come la pittura di Bucci si orientasse nuovamente negli anni Trenta verso effetti chiaroscurali e atmosferici memori delle sue esperienze postimpressioniste vissute durante i suoi soggiorni parigini.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Pola, Francesca (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n040-00168/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).