Ritratto di Giuseppe Magrini
Colombo, Augusto
Descrizione
Identificazione: Giuseppe Magrini
Autore: Colombo, Augusto (1902/ 1969)
Cronologia: post 1932
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 120 cm x 200 cm
Notizie storico-critiche: Giuseppe Magrini (Milano, 1857 - Monza, 1926) fu uno dei migliori violoncellisti del tempo; fu per 43 anni titolare della cattedra di violoncello al Conservatorio di Milano, violoncello solista al Teatro alla Scala, concertista e autore di composizioni per violoncello. Alla sua morte la figlia Valentina Magrini (cfr. inv. 519) beneficò, in memoria del padre, la Casa di Riposo Giuseppe Verdi, il Conservatorio di Musica e l'Ospedale Maggiore di Milano.
Il ritratto, approvato dalla Commissione Artistica nella seduta del 27 giugno 1932, fu assegnato ad Augusto Colombo, già apprezzato come ritrattista in seguito al premio conseguito nel 1929, presso la Società degli Artisti e Patriottica, dell'opera "Mio Padre", in quanto il pittore era stato legato al musicista da una profonda amicizia. Scrisse Giorgio Nicodemi di questo quadro: "L'opera riuscì vivacissima [...]. Non solo parve esemplare perché (Colombo] era riuscito a imprimere quel senso di vita che esula spesso dai ritratti della grande istituzione benefica milanese, i quali sono, di solito, eseguiti su elementi documentari occasionali. La fortuna del dipinto valse a richiamare una prima attenzione sul Colombo: altri ritratti gli furono richiesti e lo obbligarono a trascurare le ricerche per i dipinti nei quali avrebbe voluto esprimere scene raccolte in grandi ritmi compositivi". Di fatto il realismo di Colombo, che in polemica con le avanguardie storiche proprio in quegli anni 1932-1933 era tra i collaboratori della rivista "Perseo", corrispondeva al gusto e alle esigenze dei responsabili della Quadreria dell'Ospedale Maggiore, che fra il 1931 e il 1963 gli commissionarono quattordici opere.
Il dipinto raffigura il musicista nella realtà quotidiana del suo lavoro, intento a leggere una partitura e a provarla sullo strumento. Colombo descrive con un disegno analitico la figura, l'abbigliamento, gli oggetti, caratterizzandoli con una semplicità e una naturalezza dimesse, ma conferisce al personaggio un eccezionale vigore grazie alla inquadratura della scena che si avvale di un punto di vista molto ravvicinato e leggermente scorciato dal basso. Il ritratto è certo una delle prove migliori del realismo di Colombo che, nel descrivere poeticamente con il disegno la realtà quotidiana del personaggio, sembra avvicinarsi alle coeve esperienze del realismo tedesco.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Pola, Francesca (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n040-00194/
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