Ritratto di Emilia Verri Magrini e Valentina Magrini

Colombo, Augusto

Descrizione

Identificazione: Emilia Verri Magrini e Valentina Magrini

Autore: Colombo, Augusto (1902/ 1969)

Cronologia: post 1936

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su compensato

Misure: 100 cm x 131 cm

Notizie storico-critiche: Nel 1935, in occasione di un secondo lascito all'Ospedale in memoria della madre, la benefattrice Valentina Magrini indicò per il proprio ritratto il pittore Augusto Colombo, già autore nel 1931-1932 del ritratto del padre, il violoncellista Giuseppe Magrini (cfr. inv. 502).
Il Consiglio Ospedaliero ratificò l'incarico il 30 ottobre 1935 e la Commissione Artistica approvò il quadro ultimato il 23 luglio 1936.
Il dipinto raffigura la benefattrice, ottima arpista che spesso aveva tenuto concerti insieme al padre, intenta a suonare accanto alla madre che tiene tra le mani una partitura. La composizione allude non solo alla attività di musicista della benefattrice, ma anche alle qualità di arpista della madre, Emilia Verri, maestra della figlia nell'amore per questo strumento. Il pittore eseguì il ritratto di Valentina Magrini dal vero, studiando con particolare attenzione il movimento delle mani della musicista e lo strumento, per il quale pretese come modello la vera arpa della benefattrice. Il dipinto che appartiene al momento più maturo della produzione ritrattistica di Colombo, mostra un disegno meno analitico del ritratto di Giuseppe Magrini, usa una pennellata più morbida e una gamma cromatica più sobria e modella le figure con piani molto larghi. Il ritratto, avvicinandosi alla poetica del realismo socialista elaborata in quegli anni, si propone di caratterizzare il personaggio più attraverso la sua attività che per mezzo di un'indagine psicologica, ma accusa una certa rigidità compositiva nell'accostamento forzato delle due donne, una vivente e l'altra defunta.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico