Busto di Letizia Lucini Colombani
Barzaghi, Francesco
Descrizione
Identificazione: Letizia Lucini Colombani
Autore: Barzaghi, Francesco (1839/ 1892)
Cronologia: post 1890
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: marmo
Misure: 50 cm x 26 cm x 74 cm
Notizie storico-critiche: Quando venne offerta in dono nel 1964, la scultura apparteneva a Anna Ricci Langè che, in una lettera del 24 maggio di quell'anno all'archivista-conserva
tore Bascapè, la destinava all'Ospedale, dove si serbava il ricordo di molti membri della famiglia Lucini che lo avevano in vario modo beneficato. Le raccolte posseggono infatti il ritratto di Erasmo senior, presente nel busto di Pompeo Marchesi (Ospedale Maggiore...Collezioni Diverse, Electa 1988, n. Sc 9), quello del figlio Ignazio scolpito dal Barzaghi (Ospedale Maggiore..Collezioni Diverse, Electa 1988, n. Sc 18) e quelli a olio dei figli di quest'ultimo, Erasmo e Giulia (AOM, Quadreria dei Benefattori, nn. 417, 318 rispettivamente: Ospedale Maggiore...Ritratti Moderni, Electa 1987, p. 35, n. 483 e Ospedale Maggiore...Ritratti Antichi, Electa 1986, p. 99, n.355). Il ritratto che si aggiungeva era quello di Letizia Lucini Colombani, moglie di Ignazio, era destinato fin dall'origine - afferma la donatrice - a essere conservato insieme a quello del marito.
È un'opera degli ultimi anni dell'artista, educato nell'ambito di quel tardo romanticismo lombardo che volgeva ormai alla Scapigliatura: gli effetti propri della sua plastica straordinariamente morbida, ricca di preziosità che rasentano il virtuosismo, duttile strumento atto a rendere particolarmente gli aspetti più accattivanti della grazia femminile - come non mancò di rilevare la critica contemporanea con un giudizio implicitamente limitativo - si colgono anche nel ritratto ospedaliero. I capelli scendono in due bande e si raccolgono in una treccia spessa, incorniciando un volto sensibile, dallo sguardo rivolto lontano e plasmato con sapienti modulazioni di luce. Ma il "pezzo di bravura" è l'abito, bordato da una trina traforata che l'artista insegue in tutte le sue pieghe, confermando la sua propensione per una scultura che tende - quando non è sorvegliata - a scivolare nel lezioso.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Misserini, Eraldo (2005)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007); Bortolotti, Carlotta (2009)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n110-00174/
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