Ritratto di Giuseppe Pestagalli
Perabò, Giovanni Battista
Descrizione
Identificazione: Giuseppe Pestagalli
Autore: Perabò, Giovanni Battista (1783/ 1836)
Cronologia: post 1816 - ante 1817
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 130 cm x 221 cm
Notizie storico-critiche: L'eredità del dottor Giuseppe Pestagalli, defunto nel 1807, non giunse all'Ospedale che alla morte della vedova, ne1815. Memori dell'amicizia che li aveva legati allo scomparso, i deputati mostrarono particolare sollecitudine per questo ritratto: il Pestagalli era stato infatti deputato ospedaliero e per alcuni anni priore del Capitolo. La commissione venne inizialmente (1815) affidata al pittore Giuseppe Legnani che dipinse avendo a modello "un vecchio ritratto del defunto Benefattore esistente presso la sua Famiglia, dal quale non tanto la fisionomia, quanto la caratteristica figura di lui, zocchè più importa, potesse l'artista cogliere". Ma il suo dipinto, giudicato negativamente (l'arte non corrispose al desiderio) e inutilmente emendato, non venne ammesso alle esposizioni. A giugno fu interpellato lo Stambucchi, tenuto in alta considerazione dal deputato conte Andreani, ma la sua pretesa d'un compenso di 50 zecchini fu giudicata eccessiva e respinta, benché il pittore facesse presente la difficoltà di cogliere la somiglianza senza disporre di ritratti affidabili. Dopo un inutile tentativo col Borroni di Voghera nel giugno del 1816, l'incarico passò a Giovanni Battista Perabò che, memore delle "distinte grazie" usategli a suo tempo dal benefattore, accettò volentieri chiedendo un compenso di 45 zecchini (ma "se fosse per una famiglia particolare sarebbe 50 zecchini") e fornì l'opera nei primi mesi dell'anno successivo. Neppure questa volta la somiglianza riuscì soddisfacente tanto da rendere necessarie alcune rettifiche. Approssimazioni e pentimenti si indovinano ancora sotto i lineamenti piuttosto sfocati. Per l'impianto il pittore si limita a riesumare una delle ben collaudate soluzioni del padre Giovanni, ritagliandovi tuttavia la gradevole apertura paesaggistica, rivelatrice d'un gusto diverso. Il benefattore è ritratto seduto alla scrivania, con un grande registro fra le mani e una mappa spiegata davanti, occupato cioè nelle mansioni di amministratore ospedaliero.
Collocazione
Provincia di Milano
Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Credits
Compilazione: Misserini, Eraldo (2004)
Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/3n110-00234/
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